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Donazione di midollo osseo, al via campagna online per salvare la piccola Elisa

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Donazione di midollo osseo, è urgente per la piccola Elisa, bimba di Pordenone di 3 anni affetta da una rara forma di leucemia infantile. Papà Fabio lancia un appello anche sui social, creando la pagina Facebook "Salviamo Elisa": «Con l’aiuto di tutti ce la possiamo ancora fare»: e le immagi...

Donazione di midollo osseo, è urgente per la piccola Elisa, bimba di Pordenone di 3 anni affetta da una rara forma di leucemia infantile. Papà Fabio lancia un appello anche sui social, creando la pagina Facebook “Salviamo Elisa“: «Con l’aiuto di tutti ce la possiamo ancora fare»: e le immagini della bimba fanno il giro del mondo.

Donazione di midollo osseo

Continua la disperata corsa per la donazione di midollo osseo per salvare Elisa: «Le possibilità sono di uno ogni centomila. È difficile, ma non impossibile», spiega il padre dal letto di ospedale della piccola Elisa. Fino ad ora la ricerca nel database delle 30 milioni di persone tipizzate nel mondo non è risultata utile. Grazie alla pagina Facebook creata da papà Fabio, la notizia ha raggiunto i confini internazionali, ma il donatore ancora non si vede: anche personaggi del calibro di Fiorello e Anstacia hanno risposto all’appello disperato dei genitori, invitando i propri followers a precipitarsi negli ospedali per diventare i potenziali donatori. Altri personaggi hanno contribuito alla ricerca del profilo del donatore: tra gli italiani non si sono tirati indietro Umberto Tozzi, Fausto Leali, l’attore e conduttore Paolo Ruffini, il cantante Paolo Conte e il calciatore del Sassuolo Francesco Acerbi, che si sono sottoposti ai prelievi di sangue.

La situazione di Elisa

Elisa è malata da un anno e mezzo e si trova da due mesi al Bambino Gesù di Roma. La sua odissea inizia con un brufoletto sulla testa e alcune bolle sulla lingua: si pensava fosse semplice gastroenterite. Elisa sta cominciando il quinto ciclo di chemioterapia, l’ultimo possibile: alla piccola non rimane altro che aspettare nel suo lettino di ospedale che si faccia avanti un donatore, che la salvi da questo mostro che cerca di rovinarla. L’operazione deve essere svolta entro 50 giorni, altrimenti Elisa non ce la farà. I genitori cercano disperatamente un aiuto: «Il nostro è un messaggio che sensibilizza a tipizzarsi – dice il papà della bimba – che invita a donare il midollo, a condividere le informazioni affinché tutti sappiano che con un semplice e immenso gesto d’amore è possibile salvare una vita». Oggi i genitori della bimba vivono a Roma, lontani da casa: il papà ha dovuto lasciare il suo lavoro di fotografo, mentre la mamma lavora come infermiera e cerca di pagare l’affitto in un piccolo appartamento della capitale e sono affiancati dall’Associazione Donatori Midollo Osseo del Friuli Venezia Giulia, insieme ad altre associazioni locali.

Contratto di donazione

Basta poco per provare ad aiutare la piccola Elisa: bisogna avere un’età compresa fra i 18 e i 35 anni, peso corporeo superiore a 50 chili e godere di buona salute. Per iscriversi al registro donatori basta un semplice prelievo di sangue, per la tipizzazione. La donazione del midollo avviene in 8 casi su 10, tramite una trasfusione speciale e senza anestesia. Anche se è molto difficile trovare qualcuno compatibile per la donazione per Elisa, l’operazione di solidarietà porterà comunque un vantaggio a tutti i malati di leucemia che, da tempo, aspettano un trapianto. «I miracoli a volte avvengono», dice speranzoso papà Fabio: e ha ragione, perché grazie alla mobilitazione internazionale per salvare la vita della sua bimba, il miracolo è già avvenuto.