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Donna, dichiarata morta, respira e si sveglia in obitorio

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Il caso è avvenuto in Sudafrica, dove la vittima di un incidente stradale viene chiusa in cella frigorifera; un addetto scopre che la donna respira.

Il 24 giugno 2018 si verifica un grave incidente stradale in Sudafrica. Una persona è deceduta al causa del sinistro. I soccorritori, giunti sul posto, cercano di rianimarla ma non c’è nulla da fare: l’incidente ha causato una vittima. La donna, dichiarata morta, viene portata all’obitorio. Un impiegato apre casualmente la cella frigorifera: la donna respira ed è viva.

La scoperta nella cella frigorifera

L’episodio, quasi paradossale, è capitato in Sudafrica. Il 24 giugno avviene un incidente stradale. I paramedici, arrivati sul luogo del sinistro, soccorrono una donna coinvolta che, secondo le loro parole, non dà segni di vita. La vittima, il cui nome non è stato rivelato, viene dichiarata morta; come da prassi, il suo corpo è stato trasportato all’obitorio di Carletonville, cittadina in provincia di Gauteng. Uno degli addetti apre la cella frigorifera: il gesto, quasi di pura routine, è provvidenziale. La donna, come scopre l’impiegato, respira: non è morta, è viva.

Si indaga sull’episodio

Dopo essere stata dichiarata deceduta, la vittima di un incidente stradale viene trasportata in obitorio, per poi scoprire che è in vita. Lo sbaglio, clamoroso, poteva comunque risultare fatale per la donna, chiusa in una cella frigorifera. Nelle ore successive, la donna è stata ricoverata in ospedale. E’ stata aperta un’indagine per far luce sulla vicenda e chiarire la causa dell’incidente. I familiari pretendono chiarezza e chiedono di conoscere chi sono gli effettivi responsabili di un errore tanto clamoroso. Un congiunto della donna ha parlato con la Bbc, rivelando che, superato lo stupore iniziale, ora auspica ci sia piena trasparenza sulla vicenda: “Tutta la nostra famiglia è sotto shock. Ora vogliamo parlare con la polizia, i paramedici e i funzionari coinvolti. Abbiamo bisogno di risposte, non chiediamo altro. Sinora non c’è stata chiarezza su quello che è successo”. Gerrit Bradnick, manager della Distress Alert- la società di ambulanze che si è recata sul luogo dell’incidente-, ha confermato, a Times Live, che alcuni paramedici hanno dichiarato la donna morta. Gerrit Bradnick ha aggiunto che sono stati seguiti tutti i protocolli previsti per accertare se il paziente sia vivo o morto, compreso il controllo dei battiti del polso e la respirazione. Il manager che ha inoltre specificato che “tutte le apparecchiature usate non rilevavano segni di vita nella donna”. “Questo incidente non è avvenuto perché i nostri paramedici sono poco preparati- ha concluso Bradnick- Non c’è alcuna prova di negligenza da parte del nostro gruppo”.

Sette anni fa, sempre in Sudafrica, un uomo che si pensava fosse deceduto si è svegliato all’interno della bara, terrorizzando i presenti. In quel caso, l’errore era dovuto ai familiari e non ai paramedici; anzi, le autorità avevano invitato a contattare le strutture sanitarie prima di intraprendere determinate iniziative. Nel 2016 un’altra vittima di un incidente stradale, a Kwazulu Natal (provincia costiera del Sudafrica), è stata dichiarata senza vita. Quando la famiglia si reca all’obitorio per vedere la salma, l’uomo stava respira; nonostante i tentativi di salvarlo, è purtroppo deceduto nelle ore successive.