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Donna morta dopo un volo nelle cascate dell'Acquafraggia: aveva scavalcato la recinzione

Donna morta cascate acquafraggia

Una donna è morta dopo essere scivolata nelle cascate dell'Acquafraggia: secondo le prime ricostruzioni avrebbe scavalcato una recinzione.

Tragedia a Piuro, comune in provincia di Sondrio, dove una donna è morta dopo aver fatto un volo di oltre 50 metri scivolando nelle cascate di Acquafraggia: il fidanzato che era con lei si trova invece ricoverato in gravi condizioni.

Donna morta cascate dell’Acquafraggia

Patrizia Pepe, questo il nome della vittima, si era recata insieme al compagno in Valchiavenna per trascorrere una domenica fuori porta in uno dei parchi più visitati durante l’estate. Dopo essere partiti dalla Brianza, i due avevano raggiunto il prato ai piedi della cascata per poi percorrere il sentiero che consente di raggiungere il doppio salto finale.

All’altezza della prima biforcazione i due fidanzati sarebbero usciti dal tracciato avvicinandosi all’acqua dopo aver scavalcato una recinzione. Non è chiaro se volessero rinfrescarsi oppure se, come stanno ipotizzando gli inquirenti, avessero intenzione di scattarsi una fotografia in cima all’Acquafraggia.

L’unica certezza è che la donna è improvvisamente scivolata e trascinata a valle dalla forza della corrente. Il compagno si è gettato in acqua cercando di afferrarla ma entrambi sono stati trasportati fino al primo salto e sono precipitati nel vuoto atterrando in una pozza.

Alcuni escursionisti che stavano salendo lungo il pendio e hanno assistito alla scena hanno subito chiamato i soccorsi, ma per Patrizia non c’è stato nulla da fare. Dopo le complicate operazioni di recupero i medici hanno infatti soltanto potuto constatarne il decesso. Fratture e ferite gravissime anche per il compagno che è stato trasportato in elicottero all’ospedale di Gravedona dove si trova ora ricoverato in prognosi riservata.

Donna morta alle cascate dell’Acquafraggia: parla il sindaco

Il sindaco di Piuro ha spiegato che dalle prime ricostruzioni pare che la donna abbia scavalcato la delimitazione in acciaio, si sia tolta le scarpe e abbia attraversato la parte sommitale della cascata a piedi nudi. “Cosa assolutamente vietata dal regolamento e dai cartelli. La montagna non è un luna park ma va frequentata con saggezza perché non accada più nulla di simile“, ha aggiunto.