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Donna muore in ospedale ad Adria, ma avvisano i figli solo dopo una settimana

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Una donna di 99 anni muore in ospedale ma nessuno avvisa i due figli che lo scoprono dopo una settimana: avviata un'indagine interna.

Due fratelli residenti in provincia di Rovigo hanno denunciato di aver saputo della morte della madre, avvenuta in ospedale ad Adria, soltanto una settimana: i due figli si affideranno ad un avvocato per presentare un esposto e chiarire esattamente che cosa sia successo.

Donna morta in ospedale ad Adria: il racconto dei figli

Tutto è iniziato quando Avelina Braghin, 99 anni, tre mesi prima di venire a mancare si era rotta il femore. Dopo le cure necessarie, aveva trovato ospitalità in una casa di riposo dove è rimasta fino a quando le sue condizioni non si sono aggravate. Ad aprile è infatti entrata in coma, motivo per cui i medici hanno optato per ricoverarla

Il suo quadro clinico è rimasto molto grave anche in ospedale dove i figli Giuseppe e Pietro Marangoni si sono recati varie volte a farle visita. Purtroppo a causa delle norme anti contagio non è semplice accedere alle strutture ospedaliere, motivo per cui costoro hanno dovuto evitare visite troppo frequenti rimanendo in contatto telefonico con i medici. 

Donna morta in ospedale ad Adria: nessuno ha avvisato i figli 

Contatti che sono però mancati per la comunicazione più importante, quella relativa al decesso della donna. Nessuno aveva infatti avvisato i familiari del fatto che Avelina fosse venuta meno, cosa che i due figli hanno scoperto solo dopo una settimana recandosi in ospedale. Non avendo trovato la madre nel suo letto, hanno chiesto spiegazioni e sono venuti a sapere che la donna era deceduta già da qualche giorno e che la sua salma era stata messa nelle celle frigorifere.

Donna morta in ospedale ad Adria: i figli presenteranno un esposto

A quel punto i due fratelli hanno ricevuto le scuse del primario che ha assicurato che sarà avviata un’indagine interna per capire come sia stato possibile che nessuno abbia avvisato i familiari dell’avvenuto decesso. Secondo quanto emerso la comunicazione della morte non sarebbe stata data neppure alla casa di riposo che continuava ad aspettare il rientro in struttura della paziente.

I figli della signora hanno ora intenzione di affidarsi ad un avvocato per presentare un esposto e chiarire cosa sia successo. Vogliono capire anche le condizioni della madre perché, a loro detta, nella bara aveva qualcosa di anomalo che le sosteneva il collo: “Abbiamo il diritto di sapere tutto quello che è successo perché è un atto di giustizia”.