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Donna simbolo dell’attacco all’ospedale di Mariupol: “Mi hanno minacciato di morte”

Marianna Vyscemyrska

A suo tempo si era parlato di "lavaggio del cervello" ma oggi la donna simbolo dell’attacco all’ospedale di Mariupol spiega che è stata minacciata

Alla Bbc parla per la prima volta la donna simbolo dell’attacco all’ospedale di Mariupol e spiega “Mi hanno minacciato di morte”. La blogger Marianna Vyscemyrska, immortalata in una iconica foto che la ritraeva mentre incinta scappava dall’ospedale bombardato dai russi, esce allo scoperto e rivela come la sua vicenda sia stata strumentalizzata. Insomma, la mamma simbolo dell’ospedale di Mariupol ha raccontatp l’esperienza di quel 9 marzo

Parla la donna simbolo dell’attacco all’ospedale 

Fu allora che in stato di gravidanza avanzato ed avvolta in un piumino, con la fronte insanguinata scappò via dal reparto maternità dell’ospedale appena bombardato. Ha detto la donna nella sua prima intervista con un media occidentale: “La mia foto è stata usata per diffondere bugie sulla guerra”. E la donna sarebbe stata fatta non solo oggetto di odio e disinformazione, ma anche di minacce, sia quando la figlia Veronika stava per nascere che ora che è nata. 

“Avrebbero fatto a pezzi mia figlia”

“Ho ricevuto minacce che sarebbero venuti a cercarmi, che sarei stata uccisa, che mia figlia sarebbe stata fatta a pezzi”. Marianna è stata contattata nella sua città natale, cioè in una zona del Donbass controllata dai separatisti sostenuti dai russi. La Bbc ha spiegato che ha parlato in collegamento video aiutata per la parte tecnica da Denis Seleznev. Di chi si tratta? Di un blogger che sostiene apertamente i separatisti filo-Mosca.