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Doping in serie A: trovato positivo giocatore del Cagliari

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Regalo di compleano col botto per Joao Pedro, trovato positivo all'idroclorotiazide. È il secondo caso di doping in questa stagione di Serie A

Lo spettro del doping ritorna nel nostro campionato di calcio. Joao Pedro, centrocampista in forza al Cagliari, è risultato positivo all’idroclorotiazide, un diuretico. Per ironia della sorte, oggi è proprio il compleanno di Joao Pedro. Il test era stato effettuato l’11 febbraio scorso, dopo la partita pareggiata 0-0 contro il Sassuolo. In quell’occasione, Joao Pedro aveva giocato per tutti i 90 minuti. Si tratta del secondo caso di doping in Serie A per quest’anno. Il primo, aveva coinvolto il capitano del Benevento Fabio Lucioni.

Doping Joao Pedro

È stato proprio un regalo col botto. Ma per motivi tutti sbagliati. Joao Pedro, centrocampista del Cagliari, nato il 9 febbraio del 1992, è stato coinvolto proprio oggi in un caso di doping. Dopo la partita giocata e pareggiata a reti inviolate contro il Sassuolo, il calciatore brasiliano ha effettuato un test. Era lo scorso 11 febbraio. Il giorno del suo compleanno, giunge la notizia della sua positività al diuretico idroclorotiazide. A causa di questo caso di doping, il centrocampista è quindi sospeso dal tribunale nazionale antidoping di Nado Italia.
Ecco il comunicato ufficiale: “La Prima Sezione del TNA, in accoglimento dell’istanza proposta dalla Procura Nazionale Antidoping ha provveduto a sospendere in via cautelare Joao Pedro Gerardino Dos Santos Galvao (tesserato FIGC) riscontrato positivo alla sostanza Idroclorotiazide a seguito di un controllo disposto dalla Nado Italia al termine della Manifestazione di calcio Campionato Serie A ‘Sassuolo – Cagliari’ svoltasi a Reggio Emilia l’11 febbraio 2018”.

Joao Pedro

Joao Pedro, centrocampista del Cagliari, aveva firmato finora cinque gol. In seguito ad un buon inizio di stagione ha avuto un calo di prestazione. Parallelamente, è salito invece il nervosismo. Questo gli ha fatto perdere un po’ le staffe. Joao Pedro era già stato condannato a 4 turni di squalifica, in quanto aveva colpito a gioco fermo l’attaccante della Fiorentina Federico Chiesa. Successivamente, Joao Pedro ha ammesso: “Ci stava per quello che è successo, ne sono consapevole. L’errore fa parte del gioco, uno deve comunque imparare”.

Fabio Lucioni

In questa stagione di Serie A, il caso di doping di Joao Pedro è il secondo. Il primo era avvenuto a settembre, e aveva coinvolto il capitano del Benevento Fabio Lucioni, risultato positivo al clostebol. Nel suo caso, è scattata una condanna di un anno. Il difensore Faio Lucioni si era difeso così: “Ho assunto il farmaco in buonafede, su indicazione del medico del Benevento”. Ma non p bastata l’ammissione di colpa del medico in questione. Il tribunale nazionale antidoping di Nado Italia, a metà gennaio, ha squalificato Fabio Lucioni per un anno, mentre il medico del Benevento Walter Giorgione ha subito una condanna di 4 anni di squalifica. Entrambi, faranno ricorso. Lucioni ha intenzione di lottare per togliere la squalifica, a suo dire ingiusta, che gli toglie il suo sogno da bambino.