Giampiero Casoni Dopo l’attacco dei caccia e dei missili con la stella di Davide da Gaza sono state lanciate dozzine di razzi contro Israele, con la Palestina che risponde ai raid aerei disposti da Tel Aviv che hanno ucciso almeno 10 persone. In quei raid era rimasto ucciso anche un alto ufficiale del movimento della Jihad islamica palestinese, la cui morte era stata celebrata dai vertici militari di Tel Aviv in ottica anti terroristica.
Nella notte dozzine di razzi contro Israele
Secondo una nota delle autorità sanitarie nell’enclave controllata dagli islamisti di Hamas 10 persone sono state uccise dai bombardamenti israeliani. E fra i morti non c’è solo un generale di Hamas ma anche una bambina di cinque anni. In più altre 75 sono rimaste ferite. Dal canto suo il primo ministro israeliano Yair Lapid ha affermato che lo stato ebraico è stato costretto a lanciare “un’operazione antiterrorismo preventiva contro una minaccia immediata posta dal gruppo della Jihad islamica, dopo giorni di tensioni lungo il confine di Gaza”.
Botta e risposta su ragioni e vittime
Sul fronte avverso la Jihad islamica ha affermato che il bombardamento israeliano iniziale è stato una “dichiarazione di guerra”. Perciò nella notte oltre 100 razzi sono stati lanciati in sequenze da sei-sette verso Israele. Al calare dell’oscurità, le autorità israeliane di Tel Aviv hanno fatto suonare le sirene di allarme attacco missilistico e le immagini sono state trasmesse dalle stazioni televisive israeliane.
