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Caso dottoressa stuprata, il giudice: "Semplice incidente sul lavoro"

dottoressa stuprata

Parla la dottoressa 51enne stuprata da un falso paziente una decina di giorni fa. Secondo il giudice, è stato solo un incidente sul lavoro. La donna si sente violentata due volte

Dieci giorni da era stata aggredita e violentata da un giovane di 26 che aveva finto un malore. Lei, 51 anni, dottoressa di turno della guardia medica, ha subito soccorso la persona che le si era presentata. Ma in poco tempo il ragazzo è saltato addosso alla donna e ha abusato di lei. L’incubo della povera dottoressa stuprata, però, non finisce con l’arresto, pressoché immediato, del bruto. Le è arrivata una doccia fredda, freddissima per la vittima, che non si sarebbe mai aspettata. Adesso la dottoressa si sente violentata due volte.

Stuprata due volte

La dottoressa, aggredita a Trecastagni, non lontano da Catania, mentre svolgeva il suo turno di guardia medica, si è rivolta ai colleghi e alle Istituzioni, durante un incontro che si è tenuto a Messina: “La solidarietà espressa dai colleghi è la più sincera che ci possa essere, perché siete consapevoli che tutti sareste potuti essere al mio posto. “Nessuno sconto, invece per le istituzioni, alle quali solo una cosa posso dire: io sono stata violentata anche da voi”. La violenza è stata derubricata dal giudice in incidente sul lavoro.

Secondo la dottoressa di 51 anni c’è una situazione davvero grave, che non riguarda solo la sicurezza. I medici hanno perso la dignità perché la professione si è snaturata, soffocata dall’affanno di evitare le denunce, di seguire pedissequamente i protocolli. Non è più “essere medico”. Ma sfuggirebbe un concetto fondamentale: i medici devono curare le persone.

Dottoressa stuprata abbandonata

La dottoressa stuprata dichiara di aver intrapreso questa strada per passione, e di aver scelto di fare la guardia medica perché voleva essere in prima linea, vicina alle persone che soffrono e che necessitano di cure. Ma le istituzioni l’hanno lasciata da sola, esponendola al pericolo e poi umiliandola così. L’atto di violenza dubito dalla povera donna 51enne è diventato un banale incidente sul lavoro, perché “questa è la prassi”. Il sistema rischierebbe di travolgere l’intera professione del medico. Seconda la vittima, tutti noi siamo vittime. E gli ordini hanno il dovere di opporsi.

dottoressa stuprata

Sostegno della Boldrini

Queste prese di posizioni hanno innescato i complimenti di Laura Boldrini, Presidente della Camera. Boldrini in persona ha telefonato alla dottoressa della guardia medica e le ha detto:”Ammiro la sua forza e la sua determinazione, lei è un esempio”.

La stessa Boldrini, poi, ha diffuso questa nota in cui sostiene la posizione della dottoressa, che nei giorni scorsi aveva denunciato il mancato sostegno delle istituzioni. La donna 51enne ha poi sottolineando i ripetuti allarmi sulla mancanza di sicurezza delle guardie mediche in tutta Italia. “Capisco la sua indignazione e il suo dolore lei però deve sapere che non è sola“, ha detto la Presidente invitando la dottoressa a prendere la parola alla Camera per il 25 novembre, giornata mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne. In quell’occasione l’Aula sarà eccezionalmente aperta di sabato per un’iniziativa che prevede la presenza di oltre 600 donne, provenienti da tutta la penisola. “Per me quello sarà un momento di riscatto”, ha detto la dottoressa accettando l’invito.