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Draghi al Quirinale e Cartabia premier: ecco il piano di Enrico Letta

Enrico Letta: secondo Il Giornale ha "un piano"

Draghi al Quirinale e Cartabia premier: ecco il piano di Letta per arrivare ad una maggioranza "Ursula" ed aumentare le possibilità di crescita del Pd

Mario Draghi al Quirinale e Marta Cartabia premier: ecco il piano di Enrico Letta per far fronte allo scenario politico mutato in cui il centrodestra non è più così “inaffondabile”. Quel piano lo ha svelato il Giornale, suggerendolo come chiave di lettura politica ovviamente, che indica la strategia del segretario Dem con la destra indebolita. 

Draghi al Quirinale e Cartabia premier perché per il Pd la musica è cambiata: merito dei sondaggi

Spieghiamola: i sondaggi del Pd sono molto più lusinghieri del trend precedente e Letta avrebbe tutto l’interesse a mandare Draghi al colle con il torrino, formando un governo di alto profilo istituzionale e raccogliendo quindi le forse per un voto a cui non arriverebbe più come segugio inseguitore, ma come lepre in fuga

Perché Enrico Letta “cambia gioco” e vorrebbe Draghi al Quirinale e Cartabia premier

Il “Letta standard” prima delle ultime amministrative aveva detto che “l’interesse dell’Italia non è di mandare Draghi al Quirinale e poi andare al voto. È che questo governo duri fino al termine della legislatura”. Questo perché, secondo il Giornale, il segretario Dem temeva che Giorga Meloni e il centrodestra volessero mandare il premier al Colle in cambio di elezioni anticipate e soprattutto temeva la forza consensuale della Meloni e del centrodestra. 

I ballottaggi che non ti aspetti e la nuova prospettiva di Enrico: Draghi al Quirinale e Cartabia premier

Tuttavia, dopo i ballottaggi di Roma e Torino, “potrebbe essere il centrodestra a non voler andare alle urne”. E se Michetti perdesse nella Capitale la Meloni subirebbe un ridimensionamento maiuscolo. Il che schiuderebbe a la possibilità di coagulare intorno al Pd una maggioranza “Ursula”, con tutti i partiti a sostegno del governo. In quel caso però servirebbe un premier bipartisan e di scelta celere: cioè Marta Cartabia che non scontante nessuno, o che comunque non scontenta nessuno troppo.