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Draghi, stop al cashback e modifiche al reddito di cittadinanza: “Lavoriamo per un Paese più equo”

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Al termine della Cabina di Regia presieduta dal premier Draghi, è emerso lo stop definitivo al cashback mentre il reddito di cittadinanza verrà modificato.

Il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto che comprende le misure più urgenti per quanto concerne l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e la delega sulla disabilità.

In relazione a quanto emerso dalla Cabina di regia organizzata a Palazzo Chigi, poi, sono state apportate alcune modifiche alla legge di bilancio. Il Governo, infatti, sembra determinato ad adottare un inasprimento dei controlli preventivi indispensabili per poter beneficiare del reddito di cittadinanza. Inoltre, si è deciso di ridurre il valore dell’assegno per tutti coloro che risultano aver rifiutato due proposte di lavoro.

Draghi, Cabina di regia e legge di bilancio: le modifiche al reddito di cittadinanza

Nell’ambito della Cabina di Regia iniziata alle ore 17:00 di mercoledì 27 ottobre a Palazzo Chigi, è emerso che le principali modifiche alla legge di bilancio riguarderanno il reddito di cittadinanza. La misura verrà caratterizzata da un inasprimento dei controlli preventivi per ottenere l’assegno mentre l’importo riceduto dai beneficiari inizierà gradualmente a calare in modo progressivo a partire dal secondo rifiuto di una proposta di lavoro.

Dopo essere stata esaminata in Cabina di regia, la legge di bilancio verrà sottoposta all’esame del Consiglio dei ministri, nel pomeriggio di giovedì 28 ottobre.

Draghi, Cabina di regia e legge di bilancio: Quota 102

Per quanto riguarda la legge di bilancio, la Cabina di regia ha confermato i saldi già indicati nel Documento programmatico di bilancio (Dpb).

In questo contesto, inoltre, si è ipotizzato che la cosiddetta Quota 102 venga adottata soltanto per un anno, ossia per il 2022. È stata questa, infatti, la richiesta rivolta al Governo durante la riunione tenuta nel tardo pomeriggio di mercoledì 27 ottobre e che dovrebbe essere sottoposta al Cdm, secondo fonti dell’AdnKronos.

Quota 102 comporterebbe l’istituzione di un fondo destinato esclusivamente ai lavoratori che verrebbero penalizzatidall’imminente introduzione di nuovi requisiti.

Draghi, Cabina di regia e legge di bilancio: stop definitivo al cashback

In Cabina di Regia, poi, è stata approvata una proroga del Superbonus al 110% da applicare anche alle abitazioni monofamiliari per tutto il 2022, a patto che l’ISEE non superi i 25 mila euro e che si tratti di prime case.

Anche il bonus facciate è stato rinnovato per il 2022 ma i cittadini potranno usufruirne beneficiando di una percentuale del 60% a fronte dell’attuale percentuale del 90%.

Secondo quanto emerso in Cabina di regia, inoltre, il Governo è propenso a decretare lo stop definitivo in relazione al cashback. L’iniziativa era stata lanciata nel mese di gennaio 2021 ma, a quanto pare, verrà infine cancellata in Cdm. La misura avrebbe dovuto restare in vigore per tutto il 2021 e per il primo semestre del 2022 e aveva ancora a disposizione un fondo pari a 1,5 miliardi di euro.

M5S, Giuseppe Conte sulla proroga del superbonus

In relazione alla proroga del Superbonus, il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha scritto un messaggio suo social, commentando: “Come avevamo chiesto la proroga del Superbonus sarà estesa anche alle unità monofamiliari. La misura ideata dal Movimento 5 Stelle secondo le stime vale 12 miliardi di Pil e 150mila posti di lavoro l’anno. Significa crescita e sostenibilità”.

Draghi alla Civil Week: “Lavoriamo per rendere il Paese più coeso”

In occasione della Civil Week, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha inviato un videomessaggio nel quale riferisce quanto segue: “Ora dobbiamo lavorare per rendere il nostro Paese ancora più equo e coeso. Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il governo ha stanziato circa 11 miliardi per le infrastrutture sociali. Vogliamo affrontare il problema del disagio abitativo e riqualificare le periferie. In questo contesto, un ruolo centrale lo avrà il terzo settore. Intendiamo sfruttare la collaborazione tra impresa sociale, volontariato, istituzioni pubbliche – e ha aggiunto –. Il Piano ci impone anche di accelerare il completamento della riforma del Terzo settore”.

Draghi, Cdm e Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

Intanto, il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto che include le misure urgenti, indispensabili per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il Cdm, poi, ha fatto passare anche la delega sulla disabilità. Queste due iniziative “hanno come obiettivo quello di raggiungere ulteriori 8 dei 51 milestone e target il cui conseguimento è previsto, secondo il Pnrr, entro il 31 dicembre prossimo”.

In considerazione di un recente monitoraggio condotto lo scorso 23 settembre, erano stati portati a termine soltanto 13 dei 51 obiettivi fissati.

Draghi, recovery e delega sulla disabilità

In particolare, la bozza del nuovo decreto sul Recovery rivela che al Mef verrà istituito un “Comitato scientifico per le attività inerenti alla revisione della spesa”, che verrà presieduto dal Ragioniere generale dello stato. Il comitato, composto da figure di rilievo dei ministeri coinvolti e di Bankitalia, Corte dei Conti e Istat, dovrà sottostare alla ragioneria e “opererà in relazione alle linee guida stabilite dal Presidente del Consiglio e riferisce al Ministro dell’economia”.

Il nuovo Recovery, inoltre, i fondi riservati al turismo sono cresciuti fino a raggiungere i 6,9 miliardi dei quali beneficeranno realtà come Digital Tourism Hu, il Gondo competitività imprese turistiche e Roma Caput Mundi – Nex Generation EU.

Difesa Servizi S.p.A., invece, è stata scelta come “centrale di committenza, per l’espletamento delle procedure di gara relative all’infrastruttura del Cloud Nazionale”. Per rendere possibile il lavoro della società, è stata richiesta una spesa di 5 milioni di euro per il 2021 e di 10 milioni di euro per il 2022.

Per quanto riguarda la delega sulla disabilità, in conclusione del Cdm, la ministra per le disabilità Erica Stefani ha dichiarato: “Con l’approvazione, oggi in Consiglio dei ministri, della nuova legge delega, poniamo le basi per una svolta in campo normativo a favore delle persone con disabilità – e ha aggiunto –. La riforma che intendiamo promuovere pone al centro la persona con le sue esigenze, le sue relazioni, i suoi desiderata: si realizza così l’obiettivo del progetto di vita personalizzato e partecipato, fondamentale richiesta del mondo associativo e essenza della conversazione Onu”.

Draghi, delega sulla disabilità: prevista revisione complessiva della materia

In merito all’approvazione della delega sulla disabilità, il Cdm ha diffuso la seguente nota: “Il disegno di legge delega in materia di disabilità, che rientra tra le riforme e azioni chiave previste dal PNRR, consentirà una revisione complessiva della materia. Gli ambiti di intervento della delega al Governo sono infatti: definizioni della condizione di disabilità, riassetto e semplificazione della normativa di settore; accertamento della condizione di disabilità e revisione dei suoi processi valutativi di base, unificando tutti gli accertamenti concernenti l’invalidità civile, la cecità civile, la sordità civile, la sordocecità, l’handicap, anche ai fini scolastici, la disabilità prevista ai fini del collocamento mirato e ogni altra normativa vigente in tema di accertamento dell’invalidità”.

La nota del Cdm, poi, prosegue nel seguente modo: “Valutazione multidimensionale della disabilità, progetto personalizzato e vita indipendente; informatizzazione dei processi valutativi e di archiviazione; riqualificazione dei servizi pubblici in materia di inclusione e accessibilità; istituzione di un Garante nazionale delle disabilità. Il cuore della riforma sarà il nuovo sistema di riconoscimento della condizione di disabilità, in linea con la Convenzione Onu. Questo nuovo sistema si basa sulla valutazione multidisciplinare della persona, finalizzata all’elaborazione di progetti di vita personalizzati che garantiscono i diritti fondamentali. Tali interventi sono volti a supportare l’autonomia e la vita indipendente delle persone con disabilità in età adulta, prevenendo forme di istituzionalizzazione”.

Infine, la nota diramata dal Cdm sulla delega sulla disabilità precisa: “Il ddl ‘recante delega in materia di disabilità’ -si legge nella nota del Cdm- prevede, inoltre, il potenziamento dei servizi e delle infrastrutture sociali necessari. Il Governo è altresì delegato a prevedere, nell’ottica della semplificazione, procedimenti più snelli, trasparenti ed efficienti di riesame e di rivalutazione delle condizioni di disabilità che tutelino pienamente i diritti del cittadino e di chi lo rappresenta. Infine si prevede l’istituzione del Garante nazionale delle disabilità dovrà occuparsi di raccogliere le istanze e fornire adeguata assistenza alle persone con disabilità che subiscono violazioni dei propri diritti; formulare raccomandazioni e pareri alle amministrazioni interessate sulle segnalazioni raccolte, anche in relazione a specifiche situazioni e nei confronti di singoli enti; promuovere campagne di sensibilizzazione e di comunicazione per una cultura del rispetto dei diritti delle persone”.