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Dritto e Rovescio, Berlusconi su Messina Denaro: "Abbiamo lottato noi, non la sinistra giustizialista"

Berlusconi Messina Denaro

"Negli anni, la mafia ha subito colpi durissimi", così il leader di Forza Italia Berlusconi che ha commentato l'arresto di Matteo Messina Denaro.

“A lottare seriamente contro la mafia siamo noi. Non è la sinistra giustizialista, quella che usa l’antimafia come strumento di lotta politica…”, questo è ciò che ha dichiarato Silvio Berlusconi, commentando l’arresto di Matteo Messina Denaro avvenuto lo scorso 16 gennaio. Nel corso di un’intervista rilasciata alla trasmissione “Dritto e Rovescio” condotta da Paolo Del Debbio, il leader di Forza Italia ha toccato vari temi: dalle elezioni regionali, passando per lo sciopero dei benzinai o ancora la Shoah.

Berlusconi, sull’arresto di Matteo Messina Denaro: “Con i nostri governi la mafia ha subito colpi durissimi”

Silvio Berlusconi ha proseguito la sua lunga riflessione lodando quanto è stato fatto dai governi di centrodestra nel corso degli anni: “Negli anni dei nostri governi, del resto, la mafia ha subito colpi durissimi: sono stati sequestrati i capitali ingenti, è stato reso permanente il 41 bis, cioè il carcere duro per i mafiosi, e ripeto sono stati consegnati alle nostre carceri quasi 7000 mafiosi”. Ha poi aggiunto: “Ricordiamocelo e a proposito di eroi e di vittime, il mio primo pensiero, alla notizia della cattura del boss, è andato alla nostra parlamentare Rita Dalla Chiesa, figlia di una delle figure simbolo della lotta alla mafia”.

Sui benzinai: “Aumento prezzi dei mesi scorsi non dipendevano da loro”

Ad un certo punto il Cavaliere ha puntato l’attenzione su un tema particolarmente caldo ossia lo sciopero dei benzinai, la cui durata è stata limitata nelle scorse ore. A tale proposito ha osservato che tale sciopero “era da evitare perché ancora una volta le vittime sarebbero stati i cittadini. Il ministro Urso si è mosso bene, ed è riuscito a far limitare la durata dello sciopero. Questa è certamente una buona notizia per tutti. Però, devo aggiungere che i gestori su una cosa hanno davvero ragione: non meritano di essere indicati come i responsabili degli aumenti dei prezzi della benzina o addirittura degli speculatori. Gli aumenti dei mesi scorsi non dipendevano in alcun modo dai benzinai, che anzi ne erano vittime come noi”.

Sulle pensioni ha infine dichiarato: “Abbiamo compiuto un primo passo nella giusta direzione portando le pensioni minime a 600 euro. Per noi gli impegni presi con gli elettori sono sacri: avevamo promesso di innalzare le pensioni minime per tutti a 1.000 euro e nel corso della legislatura lo faremo, con assoluta determinazione. Naturalmente dovremo procedere anno per anno tenendo conto dei vincoli di bilancio che l’Europa ci impone”.