Nel corso della puntata di Dritto e Rovescio, andata in onda giovedì 6 aprile, sono stati puntati nuovamente i fari sulle criticità legate all’immigrazione. Tra Vauro e il giornalista, Maurizio Belpietro c’è stata una discussione alquanto accesa: “Quella parola ‘emergenza’ penso che sia stata vissuta da poco da quei 96 migranti che non sono sbarcati nel Mediterraneo. Sai cosa vorrei? Più sbarchi, vorrei che quelle 96 vittime siano sbarcate”. La replica di Belpietro non si è fatta attendere: “Vedo il degrado di una città (Milano ndr.)”.
Dritto e Rovescio, discussione accesa tra Vauro e Belpietro: cosa è successo
Vauro è intervenuto in trasmissione spiegando qual è stata la sua “esperienza con i migranti”: “Non mi riconosco nella descrizione del fenomeno migratorio come se fossero arrivati i vampiri e mascalzoni. Ho esperienza di migranti che dormono sotto casa mia, li conosco, a volte gli offro una sigaretta… cerco di parlargli…uno si chiama Johnson, ci ho messo due anni per scambiare due parole…questo uomo non chiedeva l’elemosina, con una puntina sottile scriveva “man=uomo” e poi stava due ore a guardare la scritta”.
Ha poi aggiunto: “Quando vedo ‘emergenza immigrati’ mi vengono in mente due cose: “La prima: un’emergenza che dura 30 anni non dovrebbe essere più tale, poi quando sento i ‘ping pong tra centrodestra e centrosinistra su chi li fa sbarcare di più o meno, mi viene un effetto di desolazione…”
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La replica di Belpietro
Maurizio Belpietro ha risposto così al vignettista: “A differenza di Vauro non vivo vicino alla stazione Termini, però vivo vicino alla stazione di Milano e l’emergenza la vedo tutti i giorni con i miei occhi: vedo i furti, le risse, le rapine, il degrado di una città. Per entrare nel mio ufficio, passo tutti i giorni davanti ad un accampamento […] dove lo schifo è tale che ormai i turisti arrivano e filmano è il degrado di Milano…”.