> > Droga rovina per sempre la vita di una ragazza. La storia

Droga rovina per sempre la vita di una ragazza. La storia

Droga rovina per sempre la vita di una ragazza. La storia

Una festa tra amici e un po' di allegria. Poi qualche bicchiere di troppo e una pillola piena di polvere bianca. Lei è Amy Thomson e aveva 16 anni.

Si chiama Amy Thomson ed è una ragazza scozzese di 16 anni. Non ha vizi, è molto bella e, vista l’età, le piace ovviamente uscire con gli amici. Ma dopo un festa, la sua vita viene stravolta e cambia radicalmente. Il gruppo vuole solo divertirsi e trascorrere piacevolmente il tempo insieme. Tutto fila liscio fino a quando qualcuno non le offre una pillola piena di polvere bianca. Ecstasy, le dicono, niente di cui preoccuparsi. Amy e altri tre, quindi, assumono la droga. Ma subito dopo, lo shock. Tutti e quattro collassano. È il black out. L’ambulanza viene chiamata, accorrendoimmediatamente.

Gli altri tre giovani sono stati fortunati ma non altrettanto lo è stata Amy, che cade in coma. In ospedale, sua madre e sua cugina Kayla temono il peggio. Alla fine, il suo cervello ne esce terribilmente danneggiato. E quando Amy finalmente si sveglia, non è più la stessa. Fa difficoltà a parlare, la sua pronuncia è impastata. Inoltre, non riesce a muoversi. I medici sono categorici: dovrà usare per sempre la sedia a rotelle.

E’ stata la pillola a bruciare il cervello di Amy. I responsabili, un uomo e una donna, sono stati arrestati e sospettati di aver venduto droga contaminata agli adolescenti. Peccato che per Kayla e per la madre di Amy, questo provvedimento non faccia più alcuna differenza. Vorrebbero solo che il tempo riavvolgesse la sua bobina e che riportasse la giovane ragazza com’era prima. Prima di questo terribile incidente.

Ecstasy: che cos’è?

L’ecstasy è il nome dell’Mdma e appartiene alla stessa famiglia di droghe che comprende sia la mescalina che l’anfetamina. Si presenta sotto forma di compresse o capsule colorate. Ciò nonostante, non si può essere sicuri di cosa ci sia davvero dentro, in quanto sono tutte prodotte in laboratorio. L’Mdma agisce soprattutto sulla serotonina, sul sonno e sull’appetito. Normalmente diffusa soprattutto nelle discoteche, viene impiegata per sopportare lo stress di un’intera notte a elevato contenuto di decibel, favorendo la socializzazione e la disinibizione. L’ecstasy, infatti, promuove atteggiamenti di socievolezza, intimità ed euforia. Le sensazioni vengono intensificate e sembra di riuscire a capire meglio gli altri. Le barriere spariscono e tutto diventa più facile.

Gli effetti dell’ecstasy variano da persona a persona. L’Mdma agisce dopo 20/40 minuti dall’assunzione e raggiunge il massimo effetto dopo 60/90 minuti. Gli effetti coinvolgono il livello neurologico, psicologico e biologico. Dopo l’assunzione, i soggetti presentano un difetto di sintesi a livello dei neuroni. A essere coinvolte sono le regioni del cervello della memoria e del ragionamento. Questi effetti possono portare a ischemia. L’effetto dell’ecstasy è reversibile in alcune ore se non si ripete l’assunzione. Nei consumatori cronici, invece, le alterazioni neurochimiche sono definitive, in quanto la perdita dei neuroni attiva la loro “morte fisiologica”.

Una volta terminato l’effetto della sostanza, si entra in una fase di astenia e apatia. E si cercano dei sostituti per riappropriarsi dele sensazioni appena svanite, come alcool o droghe leggere. Le cosiddette “morti del sabato sera” sono spesso il frutto del consumo di ecstasy. Una delle cause, infatti, è proprio l’alterazioni delle percezioni.