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Droghe sintetiche a confronto: effetti di ecstasy e LSD

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L'umanità conosce da sempre le droghe e il loro uso. Andiamo a conoscere più da vicino due delle droghe sintetiche più dannose, ossia l'ecstasy e l'LSD

L’umanità conosce da sempre le droghe sintetiche e il loro uso, nelle epoche più antiche molte civiltà conoscevano gli effetti di alcune piante ed erbe e le utilizzavano ad esempio per alleviare stati di sofferenza o per migliorare la resistenza fisica in casi determinati, l’oppio e la cannabis e i loro effetti sono conosciuti da secoli.

Droghe sintetiche: le più diffuse

Quindi, premesso che le droghe sono sempre esistite, è vero che come tutte le altre cose si sono evolute e differenziate, specie da quando l’uomo ha iniziato ad elaborare sostanze chimiche per ricavare droghe sintetiche con pericolosi effetti trasformando l’uso e l’abuso della droga in un problema di devastante impatto sociale sia per gli effetti sulla salute che per i problemi legati alla criminalità.

Il secolo scorso è stato quello delle droghe sintetiche, le droghe dello sballo, prodotte nei laboratori clandestini e immesse illegalmente sul mercato creando una rete mondiale e internazionale di traffici illeciti costruita in modo capillare. Le droghe sintetiche maggiormente diffuse sono l’ectasy e l’LSD.

LSD

LSD è stata scoperta nel 1938, dalle prime sperimentazioni che vennero condotte con essa si scoprì il suo notevole potenziale allucinogeno, il suo impiego avrebbe dovuto essere per la cura di problemi psichiatrici come depressione, autismo e alcoolismo, ma ben presto emerse la pericolosità di un suo uso fuori controllo, così negli USA (dove vennero effettuate le sperimentazioni) l’LSD venne proibita ma inutilmente, perché si diffuse sempre più in alcuni ambienti di cultura alternativa, fino a diventare di uso comune tra i cosiddetti hippies. Da allora, comunque, il suo uso e la sua produzione non si sono mai fermati.

Ecstasy

L’ecstasy è una droga più recente, è la droga in pillole o pasticche che ebbe la prima diffusione nelle discoteche negli anni ’90 del secolo scorso, per poi essere la protagonista dei rave party. E’ conosciuta sin dal 1912, quando venne sintetizzata per la prima volta in Germania, poi cadde nel dimenticatoio per essere recuperato negli anni ’60 durante i quali venne sperimentata per la cura di alcuni disturbi psichiatrici, tra cui il disturbo post traumatico da stress. Il suo uso terapeutico venne bocciato, la ma sua formula venne ripresa in certi ambienti e iniziò, quindi, a circolare come droga. L’ecstasy è una droga pulita nel senso che non richiede il “buco” per essere iniettata, si può assumere sotto forma di pillola o pasticca che si può anche sciogliere nell’acqua o nelle bevande, oppure può anche essere fumata.

Effetti

La sua azione è rapida, una volta ingerita nell’arco di circa 40 minuti essa mette in azione la serotonina e altri neurotrasmettitori. Chi assume ecstasy ha un effetto immediato euforizzante, le sensazioni negative vengono cancellate momentaneamente, mentre sono enfatizzati lo stato di benessere e di esaltazione, chi prende ecstasy riesce a sostenere sforzi fisici fuori dalla normalità e supera i propri freni inibitori. Gli effetti negativi per il cervello, per il sistema nervoso e per l’intero organismo sono devastanti, assumere una pasticca di ecstasy significa non sentire sensazioni come sonno, fatica, fame, può portare a svolgere in modo incontrollato un’intensa attività fisica, come ballare per ore, fino alla perdita dei sensi a causa del subentrare dell’ipertermia, ovviamente il ripetersi di questi stress fisici porta danni agli organi, al cuore, ai reni soprattutto.

Il consiglio è di starne alla larga.