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Droni tra i ghiacci: servono per gli scienziati

Droni tra i ghiacci: servono per gli scienziati

Abbiamo già parlato di quanto sia versatile la tecnologia e di quanti limiti abbatta ogni giorno. Quello che vedremo oggi ne è un nuovo esempio: i droni tra i ghiacciai! Dopo l'esplorazione dei mari, arriva per i droni il momento di esplorare anche le alte quote: i droni volano sopra i ghiacciai...

Abbiamo già parlato di quanto sia versatile la tecnologia e di quanti limiti abbatta ogni giorno. Quello che vedremo oggi ne è un nuovo esempio: i droni tra i ghiacciai!

Dopo l’esplorazione dei mari, arriva per i droni il momento di esplorare anche le alte quote: i droni volano sopra i ghiacciai a oltre 2.400 metri di altitudine. Il tutto grazie a un esperimento di un gruppo di ricercatori dell’Università di Milano-Bicocca che ha come scopo quello di mettere a punto una nuova tecnica di monitoraggio, per controllare lo stato di salute dei nostri ghiacciai e scoprire quanto ghiaccio fonde ogni estate. Ma non solo: gli scienziati vogliono cercare di usarli per studiare il fenomeno dei ghiacciai neri.

QUANTO GHIACCIO FONDE? – I ricercatori della Bicocca, per la precisione del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio (DISAT) hanno fatto volare un drone quadricottero a circa 150 metri di altezza dalla superficie sul ghiacciaio del Morteratsch, nel massiccio del Bernina, in Svizzera. Il drone ha catturato immagini in sequenza rapidissima usati poi per costruire modelli 3D del ghiacciaio molto dettagliati.

Ma questo è solo l’ultimo passo di un cammino rivoluzionario apertosi poco più di un anno fa in Antartide. Per la maggior parte dei programmi di ricerca antartica c’era infatti il divieto di usare droni ma gli scienziati dell’Australian Institute for Marine and Antarctic Studies hanno ottenuto l’ok dall’American National Science Foundation durante la loro ultima spedizione.

A pilotare il drone, attrezzato con fotocamere reflex (SRL) per mappare i banchi di ghiaccio, lo scienziato Guy Williams. “È la prima volta che viene utilizzato un drone da un rompighiaccio e si sono potute ottenere immagini dettagliate tali da permetterci di eseguire una ricognizione del ghiaccio marino”, ha detto, alla fine della missione, alla radio nazionale Abc.

L’utilizzo per scopi scientifici di droni nei ghiacciai, insomma, promette ancora mille importantissime scoperte.