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Due anni di torture su donna disabile: badanti madre e figlia arrestate

Carabinieri

Due badanti, madre e figlia, sono state arrestate per aver ridotto in schiavitù una donna disabile, di cui dovevano prendersi cura.

Due badanti, madre e figlia, sono state arrestate per aver ridotto in schiavitù una donna disabile, per ben due anni. Dovevano prendersi cura di lei, ma l’hanno torturata.

Due anni di torture su donna disabile: badanti madre e figlia arrestate

Due badanti, madre e figlia, avevano promesso di prendersi cura di una donna disabile di 55 anni, dopo la morte del padre di lei. La donna ha subito due anni di torture. Veniva obbligata a pulire casa, lavare pavimenti e stirare fino alle 2 di notte. Era costretta a dormire per terra e veniva svegliata con calci e pugni. La picchiavano per come aveva fatto le pulizie e spesso la bruciavano con il ferro da stiro perché accusata di non aver stirato bene. Veniva spesso colpita con un bastone di ferro e legata al letto dai polsi, senza potersi muovere, per non permetterle di mangiare. I carabinieri hanno arrestato due donne, madre e figlia, ex badante del padre della vittima, residenti in un appartamento di Nichelino. Sono state accusate di riduzione in schiavitù e lesioni con l’aggravante della crudeltà.

Le indagini sulle violenze subite dalla donna

Il padre della donna, in punto di morte, aveva chiesto che la figlia fosse seguita da quella famiglia che si era già occupata di lui. Le due donne avevano preso i soldi destinati al mantenimento della 55enne e l’avevano accolta in casa, ma dopo poco tempo sono iniziati i maltrattamenti. A lanciare l’allarme è stato il tutore della 55enne, ma nel corso del tempo anche i vicini di casa hanno chiamato i carabinieri. La donna disabile era costretta a fare da serva alle due donne. Doveva alzarsi all’alba, pulire fino a notte fonda e veniva picchiata per qualsiasi motivo, anche con l’uso di bastoni di ferro, oltre ad essere bruciata con il ferro da stiro. Era stata isolata, non poteva parlare con nessuno, dormiva per terra e in inverno veniva anche lasciata sul balcone di notte. Per sfamarsi rovistava nella spazzatura di casa in cerca di cibo. Ora è stata trasferita in una comunità protetta.