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E' morto Giorgio Bocca a 91 anni

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E' morto Giorgio Bocca a 91 anni giornalista, scrittore italiano ed editorialista di punta del quotidiano La Repubblica, di cui è stato fondatore, si è spento il giorno di Natale dopo una breve malattia nella sua casa di Milano MILANO / E’ morto all’età di 91 anni il giornalista e sc...

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E’ morto Giorgio Bocca a 91 anni
giornalista, scrittore italiano ed editorialista di punta del quotidiano La Repubblica, di cui è stato fondatore, si è spento il giorno di Natale dopo una breve malattia nella sua casa di Milano

MILANO / E’ morto all’età di 91 anni il giornalista e scrittore Giorgio Bocca. Era nato il 28 agosto 1920 a Cuneo.

Studiò alla facoltà di Giurisprudenza a Torino. Da giovane si iscrisse al Gruppo Universitario Fascista (Guf), in cui divenne piuttosto noto a livello provinciale, anche per i suoi risultati nelle competizioni sciistiche.

Allo scoppio della guerra, ormai ventenne, venne chiamato alle armi come allievo ufficiale negli Alpini.

Da giovanissimo fu partigiano antifascista con i gruppi di Giustizia e libertà in Valle d’Aosta e nel suo Piemonte, dopo la guerra divenne giornalista per professione.

Ha raccontato nei suoi articoli e nei suoi libri l’ultimo mezzo secolo di vita italiana con un piglio particolare al servizio del rigore della narrazione e di una profonda passione civile. Sintesi e chiarezza, unite a un’innegabile vis polemica, sono state sempre le caratteristiche principali del suo modo di scrivere diventato per molti colleghi un modello.

Scrisse per il giornale di Giustizia e libertà, poi per la Gazzetta del Popolo, l’Europeo e il Giorno.

Nel periodo trascorso al quotidiano milanese il Giorno divennero celebri le sue grandi inchieste, i suoi racconti dell’Italia del boom, vista anche e soprattutto nelle sue sfaccettature meno promettenti, nelle sue zone d’ombra. Segnalò prima di molti altri giornalisti e analisti i problemi del Mezzogiorno e i punti critici dell’industrializzazione rapida del paese.

Nel 1976 fu con Eugenio Scalfari e altri tra i fondatori del quotidiano la Repubblica, con cui ha sempre continuato a collaborare. Gli ultimi suoi articoli sono usciti regolarmente sul settimanale l’Espresso. Al suo attivo, in una carriera sessantennale, anche numerosi libri sui temi più disparati: dall’attualità politica e dall’analisi socioeconomica all’approfondimento storico e storiografico, senza mai dimenticare la sua esperienza partigiana.

Tra le opere: Storia dell’Italia partigiana (1966); Storia dell’Italia nella guerra fascista (1969); Palmiro Togliatti (1973); La Repubblica di Mussolini (1977); Il terrorismo italiano 1970-78 (1978); Storia della Repubblica italiana – Dalla caduta del fascismo a oggi (1982); Il provinciale. Settant’anni di vita italiana (1992); L’inferno. Profondo sud, male oscuro (1993); Metropolis (1994); Piccolo Cesare (2002, dedicato al fenomeno Berlusconi, libro che segnò il passaggio di Bocca da Mondadori, suo editore da oltre dieci anni, a Feltrinelli); Le mie montagne (2006); È la stampa, bellezza (2008). Annus Horribilis, Milano, Feltrinelli (2010). Fratelli Coltelli (1948-2010 L’Italia che ho Conosciuto), Milano, Feltrinelli (2010).

Svisceratamente antiberlusconiano ha scritto:
‘La cultura berlusconiana è riuscita a rovesciare le categorie: per loro i nemici della giusta società non sono i ladri e i corruttori, ma i magistrati che cercano di far rispettare la legge. E l’impudenza diventa la norma’

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=REwhoa9SIfc&w=560&h=315]

Giorgio Bocca è morto dopo una breve malattia. E’ stato firma storica del quotidiano La Repubblica, di cui è stato anche uno dei fondatori.

La notizia della morte è stata data dalla casa editrice Feltrinelli.

L’11 gennaio uscirà in libreria per Feltrinelli l’ultima fatica di Bocca: Grazie no. 7 idee che non dobbiamo più accettare. Un testamento ideale che si va ad aggiungere agli ultimi articoli scritti per Repubblica e alle ultime interviste rilasciate.


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