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Ecco come è morto Christian, i risultati dell’autopsia parlano chiaro

Il piccolo Christian

Ecco come è morto Christian, i risultati dell’autopsia parlano chiaro: il piccolo è annegato, il che vuol dire che non aveva accusato alcun malore pregresso

Ecco come è morto Christian Menin, il bambino di soli sei anni e mezzo che non era più uscito vivo da una piscina pubblica del Padovano: i risultati dell’autopsia parlano chiaro e rimandano la morte del bambino all’annegamento. Attenzione: l’emenento è molto meno banale ed ovvio di quanto non si possa credere per un tragico incidente in ambiente acquatico, perché? Perché in merito alla tragica morte in una piscina di San Pietro in Gu del piccolo Christian era stata avanzata un’ipotesi cardine diversa

Come è morto Christian, ecco i risultati: non certo a causa di un malore 

Era quella per cui il bambino avesse prima accusato un malore e poi che fosse morto in acqua, che a quel punto diventava “solo” elemento di sfondo della tragedia. E invece Christian stava benissimo ed è morto per annegamento dato che nei suoi polmoni sono state trovate tracce d’acqua, tracce che in caso di morte pregressa non sarebbero state rilevabili perché i polmoni non avrebbero cercato di inalare disperatamente aria trovando liquido e dandogli ingresso. In più, per conferma dei suoi disperati genitori, Christian non sapeva nuotare

Non sapeva nuotare e forse lo hanno spinto: ecco come è morto Christian

Che significa? Che allo stato attuale della delicatissima indagine non è da escludersi che qualcuno possa aver spinto il piccolo in acqua, magari per gioco o concitazione, determinandone così la morte come conseguenza di una precisa azione e non di un evento clinico “interno”. Il distinguo è fondamentale. Ai genitori del piccolo era sempre sembrata poco attendibile la tesi per cui il piccolo si fosse gettato in autonomia in acqua, sta di fatto che i tentativi di una bagnina di salvare Christian ormai a pancia in giù sul pelo dell’acqua erano stati tempestivi ma inutili. 

Per capire come è morto Christian indagini ecco le meticolose dei carabinieri

Pare comunque che prima delle sua morte il piccolo stesse si giocando, ma con un altro bambino e fuori dall’acqua. Le indagini proseguono, specie sul filone di un allarme tardivo e di una spinta fatale, tesi questa che da sempre vede il padre convinto.  A tal proposito i carabinieri avevano anche provveduto ad interrogare, con infinita cautela e con tutte le garanzie legate alla sua condizione infantile, un amichetto di Christian, che avrebbe lasciato intendere come il piccolo possa essere stato spinto. Si tratta tuttavia di dichiarazioni riportate da alcuni media su cui non esiste conferma da fonte primaria e sulle quali grava anche il “fumus” del potere suggestivo che le dichiarazioni di soggetti di età inferiore ai 14 anni possono assumere.