> > Ecco come Papa Francesco vuole cambiare il Padre Nostro

Ecco come Papa Francesco vuole cambiare il Padre Nostro

Papa Francesco su abusi: "Frutto di voragine di spirito"

Da aprile 2019 la formula del Padre Nostro potrebbe leggermente cambiare. Ecco come Papa Bergoglio modificherà la preghiera.

Da aprile 2019 la formula del Padre Nostro potrebbe leggermente cambiare. Papa Bergoglio avrebbe intenzione di modificare l’espressione “non indurci in tentazione” in un più corretto “non ci abbandonare nella tentazione”.

Cambiare il Padre Nostro

Non è una notizia nuova quella di modificare, aggiornando, i testi delle preghiere. Con il passare del tempo si è reso necessario rendere maggiormente comprensibili formule che non sono più di facile interpretazione per l’uomo moderno. Nessun stravolgimento, quindi, ma quasi una prassi a cui la Chiesa ha dovuto far fronte per molto tempo. Quindi perché non aggiornare il testo del Padre Nostro? Bisogna procedere con cautela. Il motivo è presto detto: per molti il Padre Nostro, così come anche l’Ave Maria potrebbe essere l’unica preghiera che si conosce a mena dito e che si trasmette dai genitori ai figli.

“Non indurci in tentazione”

Il verso incriminato sarebbe quel “non indurci in tentazione”, che secondo papa Francesco creerebbe alcuni fraintendimenti. Indurre nella tentazione non ha una valenza del tutto negativa: il suo significato è più simile ad un mettere alla prova. Ad esempio, i genitori che spingono il bambino a provare a camminare dalla mamma al papà, inducono alla tentazione, o meglio alla prova il bambino stesso, per farlo crescere. Nella Bibbia ci sono molte situazioni in cui Dio mette alla prova con l’intento di far crescere: basti pensare al sacrifico di Isacco. L’obiettivo di Dio non è sperare che Abramo cada e pecchi, ma insegnare ad Abramo, a donarsi a Dio. La parola “tentazione” però mantiene una valenza oscura, di peccato e colpa. Ecco che quindi l’espressione “indurre in tentazione” ricorda di più un intento di seduzione pericolosa, che di insegnamento positivo. Ecco dunque l’esigenza di cambiare: non più “non indurci in tentazione”, ma “non ci abbandonare nella tentazione”.