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Ecco perché “il mondo è nel caos, sei motivi per fare scorta": l'analisi di Leopoldo Gasbarro

La pasta, simbolo di un'economia che sta cambiando

Ecco perché “il mondo è nel caos, sei motivi per fare scorta di pasta e legna”: un quadro apparentemente fosco che però lascia intravedere un'occasione

Ecco perché “Il mondo è nel caos, sei motivi per fare scorta di pasta e legna”: lo spiega un articolo di Leopoldo Gasbarro sullo scenario attuale nel Regno Unito e futuro in Italia. Il giornalista economico che cura e conduce su TgCom24 la rubrica finanziaria “Mercati che fare” ha pubblicato su nicolaporro.it un articolo in cui, facendo sponda su un dialogo con un amico che vive nella Gran Bretagna martoriata dalla crisi economica, enuncia sei step possibili che disegnano uno scenario simile che per l’Italia. 

Mondo nel caos, sei motivi serissimi per preoccuparsi qui in Italia come nel Regno Unito 

E l’esordio dell’articolo sta proprio nella frase sibillina ed inquietante dell’amico di Gasbarro: “Al tuo posto, se proprio ti piace tanto, farei scorta di pasta e comprerei qualche stufa che non sia alimentata a gas o con la corrente elettrica“. Poi la chiosa: “Mica penserai che non accadrà anche da voi in Italia?”. Ecco i motivi che supportano il quadro fosco: il primo è quello della catena di produzione. “Immaginate la Supply Chain come una lunga autostrada a quattro corsie. A marzo del 2020 quest’autostrada è stata bloccata a causa di un grossissimo incidente: lo scoppio della Pandemia ed il relativo lockdown. Il traffico è rimasto bloccato per ore e la fila che si è creata è quasi interminabile. Provate ad immaginare cosa è accaduto quando è stato rimosso l’incidente che ostruiva la strada. Le auto, piano piano, si sono rimesse in moto. I blocchi così a lungo reiterati hanno portato in tanti a fallire e ciò che è fallito non produce più”. 

Sei motivi per considerare il caos del mondo: produzione, materie prime ripresa economica e logistica

Poi c’è il dato della carenza di materie prime: “Il flusso produttivo che fa fatica a ripartire per i motivi che ci siamo detti prima è alla base delle carenze che stiamo sperimentando sulla nostra pelle”. Terzo punto, quello della ripresa economica: paradossalmente “troppa richiesta di produzione, in un periodo in cui la produzione era già a scartamento ridotto, ha finito per creare un ingolfamento ancor più grande”. La logistica e la concentrazione produttiva sono il punto quattro: “La logistica così concentrata in pochi poli finisce per concentrare i problemi se uno dei poli finisce per avere difficoltà”. 

Perché il mondo va verso il caos, i sei motivi e il paradosso finale che guarda alla speranza di un mondo migliore

E lo sciacallaggio? Per Gasbarro è “il punto più infimo di tutto il discorso. Ma c’è chi ne approfitta. Succede in edilizia. Nascondono persino i ponteggi da impalcature per fare in modo che la spinta del Bonus 110 produca rincari sempre più forti. Chi fa incetta di grano e di materie prime aspettando che i prezzi salgano ancora per lucrare va punito”. Poi la domanda-punto finale che svela come quella rivoluzione al contrario sia in realtà una potenziale ed unica’occasione di rinascita: “Usciremo da questo momento di difficoltà? Sicuramente. Ma ne usciremo profondamente cambiati. Saremo più sensibili alla sostenibilità, quella vera, vivremo in un Mondo più pulito, saremo più attenti alla nostra alimentazione, avremo meno C02 nei nostri polmoni e sulla nostra pelle. Staremo più attenti alla logistica dei nostri distributori. La medicina farà passi da gigante grazie all’accelerazione di questi mesi di ricerca sfrenata che condurranno ad altre scoperte e che renderanno più salubri le nostre vite”.