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Manovra: da luglio 2019 scontrino elettronico

conto capogiro

Nella bozza del decreto legge fiscale inserito un articolo sullo scontrino elettronico. Entrerà in vigore gradualmente tra il 2019 e il 2020.

Si prepara la manovra che introdurrà, a partire dal prossimo anno, lo scontrino elettronico. Il passaggio dall’attuale scontrino a quello elettronico sarà graduale e arriverà a compimento nel 2020. Questo è quanto si legge in un articolo inserito nella bozza del dl fiscale collegato alla Manovra.

Il nuovo scontrino elettronico

Dal 2019 il vecchio scontrino andrà in pensione e sarà sostituito dallo scontrino elettronico, che affiancherà la e-fattura. Il passaggio sarà graduale. Da luglio 2019 infatti riguarderà i soli contribuenti con volume d’affari superiore ai 400 mila euro l’anno. Per tutti gli altri entrerà in vigore a partire dal 2020. Per quanto riguarda l’obbligo di fattura elettronica, rimane dal primo gennaio 2019 per la maggior parte delle transazioni.

Dal primo gennaio 2020 inoltre, scatterà anche la “lotteria degli scontrini“. Nel testo della bozza è segnalato anche uno sconto fiscale del 50% del prezzo di acquisto o adattamento dei registratori di cassa necessari per la e-fattura e per la lotteria. Lo sconto verrà applicato direttamente dal venditore.

Le altre novità della bozza

Una delle altre novità contenute nella bozza riguarda le controversie con il fisco. I vantaggi però sono applicabili solo in caso di ricorso vinto. Il decreto fiscale infatti prevede che per i ruoli notificati entro il 30 settembre 2019, si possa pagare un importo pari al valore della controversia oppure pari alla metà o a un terzo a seconda se l’Agenzia delle Entrate abbia perso in primo o secondo grado. La domanda va inoltrata entro il 16 maggio ed è necessario pagare cinque rate trimestrali tra il 2019 e il 2020.

Programmata anche la rottamazione delle cartelle, che permette il pagamento del debito fiscale pendente dal gennaio 2000 senza l’aggiunta di costi o more, e la possibilità di dilazionare il pagamento fino al 2024. Possono aderire anche coloro che hanno aderito alla precedente rottamazione, pagando l’ultima rata di novembre 2018, e le famiglie colpite dai sismi dell’Italia centrale negli anni 2016 e 2017.