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Come calcolare rate di un prestito con cessione del quinto

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Nel nostro paese è molto diffusa la cessione del quinto della pensione o dello stipendio, un prodotto creditizio erogato da banche e finanziarie


Una delle tipologie di finanziamento più diffuse nel nostro paese è la cessione del quinto della pensione o dello stipendio. Si tratta di un prodotto creditizio che viene erogato di buon grado da banche e finanziarie perché offre loro diverse garanzie che permettono di ridurre al minimo il problema degli insoluti.

In questa breve guida vedremo come funziona e come si effettua il calcolo della cessione del quinto. Inoltre vedremo quali sono le condizioni a cui viene solitamente erogata dagli istituti di credito e, cosa ancor più importante, ne valuteremo pro e contro.

Come funziona la cessione del quinto

Il prestito con cessione del quinto è un tipo di prestito che può richiedere un lavoratore dipendente o un pensionato, che si caratterizza per il modo in cui questo prestito verrà restituito. Infatti, le rate che il lavoratore o il pensionato dovranno pagare per restituire il prestito verranno direttamente prese dalla busta paga, oppure dalla pensione, attraverso delle trattenute effettuate dal datore di lavoro.

La particolarità di questo tipo di pagamento è che si garantisce che il prestito venga ripagato, tramite una rata che però non può superare la quinta parte dello stipendio del lavoratore o della pensione del pensionato (insomma non deve superare il quinto del proprio reddito mensile… e tra poco vedremo come calcolarlo in maniera corretta).

Si tratta di un prodotto estremamente conveniente in quanto offre un prestito più facile da poter ricevere perché non richiede delle garanzie che ci permettano appunto di ottenerlo, oltre alla busta paga o al cedolino della pensione, perché la garanzia la si dà già cedendo direttamente e automaticamente un quinto del proprio reddito. Per il lavoratore infatti la durata del prestito non può durare oltre la data della fine del contratto di lavoro, perché altrimenti in quel caso la garanzia della restituzione data attraverso la busta paga verrebbe meno.

A questo va aggiunto che la cessione del quinto può essere richiesta anche dai protestati e dai cattivi pagatori. Essendo il datore di lavoro che paga le rate di rimborso del finanziamento attraverso la trattenuta sullo stipendio o sulla pensione, infatti, questo prodotto rappresenta un’ottima opportunità di accesso al credito anche per chi ha avuto problemi di segnalazione presso le Centrali Rischi.

Come calcolare la cessione del quinto

Il rimborso va dai 24 mesi ai 120 mesi (dieci anni) e il quinto del proprio stipendio sarà l’importo massimo che si potrà utilizzare per pagare il prestito ottenuto con degli interessi. Per calcolare a quanto ammonti il quinto del proprio stipendio, prima di tutto bisogna calcolare lo stipendio netto, dal quale si dovranno eliminare tutte le variabili, quali ad esempio gli straordinari o anche i premi di produzione. Bisogna poi moltiplicare la cifra per 13, che sono le mensilità ricevute in un anno (che comprendono anche quindi la tredicesima).

Dopo si dividerà il risultato per 12, che sono i mesi che comprende un anno e quindi è anche il numero delle rate che si dovranno pagare mensilmente. Infine bisogna dividere quanto si è ottenuto per 5, e il risultato sarà il quinto dello stipendio o della pensione ossia l’importo massimo che la rata del finanziamento non potrà superare per alcun motivo.

Si può calcolare la rata del quinto del proprio stipendio anche direttamente attraverso il calcolo automatico effettuato da diverse applicazioni online. In molti casi è sufficiente immettere la somma del proprio reddito netto mensile, la durata del prestito e il tasso di interesse, per avere in tempo reale l’importo massimo che si potrà richiedere alla banca o alla finanziaria. Tuttavia sapere come arrivare a questi calcoli può essere utile per chiarirci le idee e sapere esattamente come funziona questa tipologia di prestito personale.