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Istat, nel terzo trimestre l'economia italiana non cresce

ministero economia

Dall'Istituto nazionale di statistica non arrivano buone notizie: nel terzo trimestre il pil è al palo. La variazione acquisita per il 2018 è del +1%.

Nel terzo trimestre del 2018 l’Istat stima che il prodotto interno lordo (Pil) sia rimasto invariato rispetto al trimestre precedente, nei dati preliminari corretti per gli effetti di calendario e destagionalizzati. Il tasso tendenziale di crescita è pari allo 0,8%. Il terzo trimestre del 2018 ha avuto due giornate lavorative in più rispetto al trimestre precedente e lo stesso numero rispetto al terzo trimestre del 2017. La variazione acquisita per il 2018 è pari all’1%. Nel terzo trimestre cala il valore aggiunto dell’industria rispetto al trimestre precedente, mentre aumenta nei comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca e dei servizi. Dal lato della domanda, la stima provvisoria indica un contributo nullo sia della componente nazionale (al lordo delle scorte), sia della componente estera netta.

Le reazioni della politica

Il rallentamento dell’economia era già stato ampiamente annunciato. Anche dal Fondo Monetario Internazionale all’inizio del mese. Per questo il governo gialloverde non se ne preoccupa, o almeno non vuole dare l’impressione di esserlo. Luigi Di Maio ha dichiarato che “con la manovra si riparte”. Mentre il premier, Giuseppe Conte, ha dichiarato che non verranno sforati gli obiettivi della legge di bilancio, anche qualora la crescita dovesse essere al di sotto delle attese: “Lo avevamo previsto e per questo abbiamo deciso di fare una manovra espansiva”, ha detto da New Delhi, in India, “Non rivediamo alcunché, il 2,4% è quello, è una manovra che non abbiamo improvvisato, ma abbiamo detto che è un tetto massimo, non intendiamo superare il 2,4%”. Il governo ha tempo circa due settimane per presentare eventuali correttivi alla manovra dopo la bocciatura della Commissione europea.