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Manovra, aumento di 10 centesimi per le sigarette

Manovra, aumento di 10 centesimi per le sigarette

La legge di Bilancio prevede rincari fino a 132 milioni per le sigarette e tagli alle spese ministeriali. Pd: aumento imposte locali.

Ben 10 centesimi in più a pacchetto. La legge di bilancio 2019 punta sul vizio più vecchio d’Italia. Le stime parlano di un rincaro per la tassazione delle sigarette di ben 108 milioni di euro. Mano pesante anche per tabacco trinciato e sigari: 22,5 milioni per il primo e circa 1,8 milioni per i secondi. Totale? Circa 132 milioni di euro. Cifre da capogiro, ma non certamente paragonabili ai tagli delle spese ministeriali, con un ritorno di 435 milioni di euro.

Gli investimenti secondo il Def

Non solo rincari. A fronte di un aumento di 10 centesimi su tutte le fasce di prezzo dei pacchetti di sigarette e tabacco, la manovra promette degli investimenti. In primo luogo, un bonus consistente in uno sconto di 8 mila euro per le assunzioni dei laureati con 110 e lode under 30 e dottorandi under 34. Come riporta anche l’Ansa, la relazione tecnica allegata al Def ipotizza un totale di 6 mila nuove assunzioni. In pratica, 1 cervellone su 10. Nel campo della ricerca, il Def prevede un finanziamento tale da per aprire circa 900 posti di formazione per specializzandi in medicina. La somma messa a disposizione per il 2018 è pari a 708 milioni di euro. Una cifra considerevole a cui si aggiungeranno altri 22 milioni nel 2019, 45 milioni nel 2020, fino a 100 milioni nel 2023.

Pd: nessun blocco per imposte locali

“Le tasse locali aumenteranno”. Nell’elenco di proposte del Governo in materia di bilancio, il Partito Democratico segnala un grande assente: il blocco delle imposte locali. Secondo Francesco Boccia, ex presidente della Commissione del Bilancio, la manovra non rinnoverebbe il congelamento delle imposte locali, come l’Imu sulla seconda casa, bloccata dal 2016: “il diavolo è sempre nei dettagli e basta approfondire il quadro degli investimenti pubblici per capire le scelte miopi effettuate.”, ha dichiarato Boccia all’Ansa, e ha aggiunto: “La sintesi della manovra è: più tasse locali e meno investimenti pubblici. La riduzione evidente degli investimenti pubblici a scapito dell’aumento della spesa corrente e l’aumento inevitabile della pressione fiscale confermano pertanto tutti i limiti della manovra che sicuramente non coglierà gli obiettivi di crescita ipotizzati con il Pil programmatico”.