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Regime Forfettario in forte crescita, novità dal 2019

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Dal 2019 è previsto il regime forfettario per chi ha appena aperto la partita Iva. Di seguito spiegheremo di cosa si tratta e quali sono i requisiti.



Il regime forfettario è una delle novità più attese in vista del 2019, per quel che riguarda il mondo delle partite iva. Se, attualmente, questo regime prevede delle condizioni molto interessanti che permettono di ottimizzare il carico fiscale, nel 2019 il governo potrebbe introdurre delle ulteriori misure per estenderne i vantaggi.

Una soluzione molto interessante se consideriamo la forte evoluzione del mondo del lavoro. Ad oggi, infatti, è sempre più difficile e improbabile trovare lavoro come dipendente con il classico “contratto a tempo indeterminato” e per questo moltissimi giovani stanno optando per l’apertura della partita iva, soluzione molto più flessibile e dinamica. In questo senso il regime forfettario diventa una soluzione molto interessante per non appensantirsi con un carico fiscale eccessivo.

I requisiti per accedere al regime forfettario

A questo punto non ci resta che cercare di capirci qualcosa in più grazie all’aiuto di Giampiero Teresi di regime-forfettario.it , da cui abbiamo preso spunto per realizzare questa guida con la quale vogliamo fornire alcune informazioni utili sull’argomento e chiarire, una volta per tutte, i possibili dubbi.

Con la Legge di Stabilità 2015 il vecchio regime dei minimi è stato mandato in pensione, resta infatti in vigore soltanto per coloro che lo avevano prima della nuova finanziaria. A partire dal 1° gennaio 2015 è entrato in vigore il cosiddetto Regime Forfettario che è destinato alle persone fisiche esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo, ma possono avere accesso a tale regime soltanto coloro che rispettano determinati requisiti.

Il contribuente che voglia conoscere come funziona il nuovo regime agevolato deve sapere che dal 1° gennaio 2015 non esistono più tutti i regimi agevolati precedenti come:

  • il regime delle nuove iniziative produttive (art. 13 della L. 388/2000);
  • il regime di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità, detto regime dei nuovi minimi (art. 27 co. 1 e 2 del D.L. n. 98/2011);
  • il regime contabile agevolato per gli “ex minimi” (art. 27 co. 3 del D.L. n. 98/2011).

Solo il precedente regime agevolato per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità è rimasto attivo fino al 31 dicembre dello stesso anno. Dal 2016 solo il regime forfettario è da considerarsi agevolato e può essere utilizzato sia dai contribuenti che intendono intraprendere una nuova attività sia dai soggetti già in attività.

L’unica verifica da fare prima di poter accedere al regime forfettario è di trovarsi entro i limiti dei requisiti minimi stabiliti per legge che sono stati imposti proprio perché il regime agevolato è ormai aperto a tutte le persone fisiche esercenti attività di impresa o lavoro autonomo.

I requisiti devono essere verificati per l’anno precedente a quello di adozione del regime agevolato. Chi intende usufruirne nel 2018, quindi, deve verificare la propria situazione per l’anno 2017. Per chi inizia una nuova attività da zero l’accesso al regime va effettuato presumendo di rientrare nei requisiti di legge.

Quali sono i requisiti?

Il regime forfettario è fruibile da tutte le persone fisiche che abbiano un’impresa, facciano lavoro artistico o esercitino una professione, che siano in possesso dei requisiti stabiliti e non incorrano in una delle cause di esclusione previste. Le società di persone e le associazioni professionali ne sono escluse.

Dal punto di vista oggettivo si può rientrare nel regime agevolato solo se si mantengono negli anni determinate caratteristiche. Ecco un elenco dei requisiti previsti dalla legge con le novità introdotte dalla nuova normativa che entrerà in vigore a partire dal 2019:

  • Limite dei ricavi 65 mila euro esteso a tutte le categorie
  • Abolizione del limite di spesa di 20.000 dei Beni Strumentali
  • Abolizione del limite di accesso di 30.000 Euro da lavoro dipendente, ma inserimento dell’ obbligo di no poter fatturare al proprio ex datore di lavoro nei primi 2 anni
  • Introduzione dell’ impossibilità di aderire al Regime Forfettario se in possesso di quote di società

Questi requisiti vengono verificati per tutti coloro che hanno già un’impresa avviata sui dati dell’anno precedente, mentre per chi avvia una nuova attività si può basare su dati presunti.

Vista la situazione appare chiaro come non sussistano grossi limiti per avere accesso al regime forfettario che si presenta vantaggioso anche in misura maggiore rispetto al vecchio regime dei minimi.

Il regime forfettario rappresenta, ad oggi, una delle migliori opportunità per poter ottimizzare il proprio carico fiscale senza correre rischi inutili adottando soluzioni borderline o, peggio ancora, non completamente legali.

Un altro aspetto da tenere assolutamente in considerazione è quello relativo all’esenzione, a partire dal 2020, di una tassazione agevolata al 20% anche per i redditi da 65 mila euro a 100 mila euro. Un aggiornamento importante che rende il regime forfettario adatto a moltissimi professionisti italiani.