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Fca Italia: nuovi modelli a Mirafiori, Pomigliano raddoppia

Fca Italia, Pomigliano e Mirafiori

Nuovi modelli previsti allo stabilimento Fca di Mirafiori, tra cui la 500 elettrica e il Suv Alfa. A Pomigliano arriva il mini Suv compatto.

L’attesa sta per terminare: sono in arrivo le comunicazioni ufficiali sulle destinazioni alle singole fabbriche dei nuovi prodotti della Fca. Il 29 novembre il nuovo capo dell’area Ema, Pietro Gorlier, incontrerà i sindacati, forse accompagnato dal Ceo Mike Manley. Le previsioni relative alla produzione dei nuovi modelli circolano ormai da mesi, ma senza alcuna parola definitiva. Resta incerto anche il futuro occupazionale degli operai.

Fca, l’assegnazione dei nuovi modelli

Secondo i sindacati, le maggiori certezze provengono dallo stabilimento di Melfi, a cui è probabile che verrà destinata la Jeep Compass. Il polo in Basilicata attualmente si occupa della produzione della Renegade e della 500X. Sembra che i primi passi per la nuova produzione siano già stati compiuti e che i vertici dello stabilimento si siano messi in contatto con i fornitori e le aziende esterne. Appare probabile anche l’assegnazione dell’Alfa Romeo a Cassino, già noto per produrre altre auto di fascia alta come la Giulietta, la Giulia e la Stelvio. A Modena, invece, potrebbe essere affidato il rilancio della Maserati.

Più complicata appare l’assegnazione dei modelli a Torino e Pomigliano. Al polo di Mirafiori e Grugliasco girano voci circa la produzione di tre nuove vetture: il Suv Alfa, la Giardiniera e la 500 elettrica. Quest’ultima appare come una scommessa, che godrebbe eventualmente di incentivi del governo al fine di potenziare la produzione di auto elettriche e portare il nostro Paese al livello dei competitor europei. A Pomigliano potrebbe invece essere assegnato un mini Suv compatto. La scelta ricadrebbe su questo stabilimento per sfruttare i meccanismi di produzione della Panda, con cui il Suv condivide le linee. “Se i modelli annunciati nel piano arriveranno tutti verso la fine [ovvero dopo il 2020] diventerà un problema”, ha commentato Ferdinando Iuliano della Fim Cisl, “perché ci sono gli ammortizzatori sociali in scadenza“.