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Stop monetine da 1 e 2 centesimi: nessun riflesso sull'inflazione

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La Zecca non conia più le monete da 1 e 2 centesimi. L'inflazione non è cresciuta ma il monitoraggio dei prezzi non è stato mai avviato.

Dal 1 gennaio 2018 la Zecca non conia più le monete da 1 e 2 centesimi. Gli esercenti sono autorizzati ad arrotondare per difetto ed eccesso, ma ugualmente obbligati ad accettare le monetine. Ad un anno dal provvedimento che mette al bando i tagli più piccoli dei ramini, ne esistono infatti ancora in circolazione circa 7 miliardi.

Centesimi al bando

Sia i piccoli negozi che le grandi catene di distribuzione assicurano che né loro né i clienti hanno avuto disagi. Come ricorda repubblica.it, però, ad oggi non è stato ancora messo in atto quel monitoraggio chiesto dal Garante per la sorveglianza dei prezzi che chiedeva di vigilare sulle “variazioni dei prezzi di beni e di servizi praticati ai consumatori finali” riferendo “su base semestrale le dinamiche e le eventuali anomalie dei prezzi dallo stesso rilevate nell’esercizio delle proprie attività”.

E questo nonostante alcune associazioni dei consumatori avvertirono che con gli arrotondamenti l’inflazione sarebbe potuta salire. Da sottolineare che l’arrotondamento riguarda solo i pagamenti in contanti, e non con carta di credito o bancomat. In quel caso il prezzo rimarrà, letteralmente, al centesimo. Ecco perché per esempio Altroconsumo chiedeva che l’arrotondamento venga applicato solo ai pagamenti e non ai prezzi dei singoli prodotti.

Nessun rischio inflazione

Consiglio che sembra essere stato ascoltato. Stando infatti agli ultimi rilevamenti dell’Istat il “carrello della spesa“, che raccoglie l’indice dei prezzi dei beni a più largo consumo, è cresciuto nel 2018 dell’1,2% a fronte invece di un +1,5% dell’anno precedente. Sempre a repubblica.it Federico Polidoro, responsabile del Servizio Sistema integrato sulle condizioni economiche e i prezzi al consumo dell’Istat, spiega che l’istituto di statistica vaglia i prezzi al centesimo di euro quindi emergerebbero subito anche gli “scostamenti di piccola entità”.