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Italia, PIL scende dello 0,2%: siamo in recessione tecnica

PIL

La crescita economica continua a vacillare: per il secondo trimestre consecutivo il PIL è in calo. Dichiarata la situazione di recessione tecnica.

Secondo le prime stime dell’Istat, il PIL italiano del quarto trimestre del 2018 sarebbe diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. Con il secondo trimestre consecutivo in cui il Pil è in flessione (il terzo trimestre del 2018 è calato dello 0,1%), l’Italia entra in ‘recessione tecnica‘.

A commentare i dati comunicati dall’Istat è stato il vicepremier Luigi di Maio durante la conferenza stampa presso la Camera: “Chi c’era al governo prima mentiva, non siamo fuori dalla crisi. I dati Istat di oggi testimoniano che chi stava al governo prima di noi ci ha mentito, non ci ha portato fuori dalla crisi“. Inoltre, il Ministro dello sviluppo economico ha anche aggiunto: “Questi dati certificano il fallimento di un’intera classe politica che gli italiani hanno mandato a casa il 4 marzo“.

Cosa si intende per recessione tecnica?

La definizione di ‘recessione tecnica’ non è univoca e non ha una definizione ben precisa. In questo caso si parla di recessione tecnica solo per indicare che l’analisi della situazione economica del paese è provvisoria. Per ora, infatti, non ci sono dati a sufficienza che dimostrano la gravità della situazione.

Sicuramente due trimestri di calo del Pil sono un periodo abbastanza prolungato e questo può far pensare che la situazione economica italiana non sia stabile e non sia guaribile in tempi brevi. Di conseguenza, la ripresa non sarà immediata e, inoltre, alcuni effetti collaterali dopo questi dati si potrebbero intravedere in alcuni ambiti, come l’occupazione, nei prossimi mesi.

La tranquillità di Conte e le parole di Renzi

Il premier Giuseppe Conte, durante l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Cattolica, ha comunicato di non essere per niente preoccupato: “a noi interessa concentrarci sul rilancio della nostra economia che avverrà sicuramente nel 2019, perché inizieranno a svilupparsi tutte le nostre misure. Non abbiamo ragione di perdere la fiducia, anzi abbiamo tanto entusiasmo“.

Di tutt’altra idea, invece, è il leader dell’opposizione Matteo Renzi, che con un post su Facebook scrive: “Da quando c’è il nuovo governo, l’Italia ha perso 76.000 posti di lavoro (dati ufficiali Istat) e il Pil è per la seconda volta in negativo. Siamo in recessione. Chi vuol bene all’Italia sa che le scelte economiche di Salvini e Di Maio sono sbagliate. Con le nostre scelte, quattordici trimestri di crescita, con le loro scelte subito recessione. Stanno portando il Paese a sbattere: cambiamo strada prima che sia troppo tardi“.