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Reddito di cittadinanza: a Napoli è boom di cambi di residenza

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Secondo Il Giornale si tratterebbe dell'ultimo "trucchetto" per sfoltire lo stato di famiglia e "accaparrarsi i 780 euro mensili".

Un anomalo picco di cambi di residenza sarebbe stato registrato nel comune di Napoli. La denuncia, riportata da Il Giornale, parla di un aumento del 20/30 per cento di richieste di cambio residenza presentate all’ufficio anagrafe del capoluogo campano in vista dell’avvento del famigerato Reddito di Cittadinanza. Del resto, come ricorda il quotidiano, nessuna legge impedisce ai cittadini di migrare verso un nuovo appartamento, ammesso che questo cambio sia però effettivo.

I “furbetti” del Reddito

Lavoro nero, occultamento d’impiego, rimessa in vendita di prodotti acquistati con l’agognata carta gialla. Il cambio di residenza, sarebbe solo uno dei tanti escomotage possibili per aggirare i criteri d’assegnazione di questi fatidici 780 euro promessi dal governo. Stando a quanto riporta il portale di notizie online QuiFinanza, tra i trucchetti all’italiana escogitati ci sarebbe anche la separazione: molte sarebbero le coppie ad aver optato per la divisione consensuale di beni e residenze in modo da poter abbassare il proprio ISEE (ammesso che ce ne sia bisogno considerata la galoppante svalutazione di salari e lavoro) e rientrare così nelle fasce degli aventi diritto al Reddito di Cittadinanza. Lo stesso vale per i figli, che uscendo dal nucleo familiare dei genitori potrebbero accedere alla famigerata “Rcd card“.

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Lo stesso nel comune di Bari

Un “furbo escamotage dei napoletani”, così Il Giornale definisce quest’ultima trovata. Eppure una denuncia analoga arrivava solo qualche giorno fa dal Comune di Bari. Qui il consigliere comunale di Fratelli D’Italia Filippo Melchiorre, effettuato un sopralluogo negli uffici della ripartizione servizi demografici, avrebbe infatti paventato il rischio d’intasamento legato proprio alle crescenti richieste di cambio di residenza. Finanza e polizia locale sono già in allerta: a loro spetta l’ingrato compito di verificare che separazioni e cambi di residenza non siano solo fittizi. Prevenzione o caccia alle streghe?