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Secondo Fitch siamo in recessione

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L'agenzia di rating ha annunciato che l'Italia è "entrata in recessione per la terza volta nel decennio". Aumenta anche la disoccupazione.

L’agenzia Fitch Ratings torna a tagliare le stime di crescita del Pil italiano. Secondo quanto si apprende dall’Ansa, il Global Economic Outlook ha stimato la crescita del Prodotto interno lordo del nostro Paese, che, nel 2019, dovrebbe crescere solo dello 0,1%. Una cifra di gran lunga inferiore rispetto alle precedenti previsioni, risalenti al dicembre 2018, che parlavano dell’1,1%. Nel 2020, inoltre, la crescita dovrebbe passare a +0,5%, a fronte di una previsione dell’1,2%. Già nel mese di febbraio 2019, Fitch aveva stimato un primo taglio della crescita del Pil allo 0,3%. L’Italia è seconda solo alla Turchia nella lista dei Paesi che hanno subito la revisione più pesante per l’anno corrente.

Fitch: “Italia in recessione”

Fitch, si apprende da Borsa Italiana, ha inoltre sottolineato come l’Italia sia “entrata in recessione per la terza volta nel decennio, dopo aver registrato due trimestri consecutivi di crescita negativa nel secondo semestre 2018. La contrazione dello 0,1% nel quarto trimestre è stata inferiore alla crescita dello 0,3% da noi prevista nell’Outlook di dicembre. Gli indicatori di inizio anno non puntano a una ripresa imminente e abbiamo previsto un Pil piatto per il primo trimestre”. Peggiora anche il livello di disoccupazione, che è aumentata dal 10,7% al 10,9% nell’ultimo anno.

Peggioramento globale

I portavoce di Fitch Ratings, citati da RaiNews, hanno spiegato che il peggioramento ha riguardato le previsioni di crescita globale, “ma anche se abbiamo rivisto le nostre stime per il 2019 non prevediamo una recessione globale“. La crescita complessiva dell’economia del pianeta è stata rivista, con un taglio dal 3,1% al 2,8%. Le stime per il 2020 sono invece scese dal 2,9% al 2,8%. Il calo atteso tra il 2018 e il 2019, pari a “0,4 punti percentuali” è “il maggiore su base annua dal 2012″, ha commentato l’agenzia.