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Pubblica amministrazione, in calo i dipendenti pubblici

Lavoratori pubblica amministrazione

A renderlo noto è la Ragioneria generale dello Stato. Dal 2008 al 2017 sono diminuiti di 257.661 unità.

È in calo il numero dei dipendenti della pubblica amministrazione. I lavoratori pubblici, in dieci anni, sono passati da 3,436 milioni nel 2008 a 3,18 milioni nel 2017, con una riduzione pari a 257.661 dipendenti (-7,5%). I dati riportati dall’Ansa sono stati diffusi dalla Ragioneria generale dello Stato, che li ha resi noti nel Conto annuale. Nel documento, i tecnici della Ragioneria hanno inoltre attribuito il calo a un blocco del turn over, ulteriormente rallentato negli ultimi anni dalle norme sull’accesso alla pensione. Secondo quanto si apprende dal Messaggero, il peso dei lavoratori pubblici è sceso dal 15,6% al 14,6%.

Dipendenti pubblici e tempo indeterminato

La Ragioneria ha inoltre rilevato una diminuzione dei dipendenti pubblici che possono vantare un contratto stabile. Tra il 2008 e il 2017, il personale della pubblica amministrazione con un contratto a tempo indeterminato è sceso intorno ai 3 milioni, con una diminuzione pari al -4,4%. Se si considerano i lavoratori al netto degli enti acquisiti nel periodo, si cala ulteriormente fino ad arrivare a 2.947.000 unità, ovvero un calo dello -6,3% rispetto all’anno precedente.

Ad aumentare, invece, è stato il costo della pubblica amministrazione, che nel 2017 è cresciuto dello 0,2% rispetto all’anno precedente, per un totale di 160 miliardi di euro. Si tratta dell’aumento di spesa pubblica più consistente insieme a quello registrato per la Presidenza del Consiglio (+5,7%), per gli enti di ricerca (+2,5%) e per la scuola (+1,7%, ma che registra un -9% rispetto al 2008). Tuttavia, rispetto al 2008 la pubblica amministrazione ha registrato un calo delle spese del -4,6%.

Autonomie locali e statuto speciale

Si è ridotta drasticamente la spesa destinata al personale delle autonomie locali, che dal 2008 al 2017 è scesa del -20% e del -3,2% rispetto al 2016. Un dato che però non tiene conto delle regioni a statuto speciale, che hanno registrato un aumento della spesa del 26,4% rispetto al 2008.