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Lettera Ue, lunedì la denuncia per divulgazione di atti secretati

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Lunedì sarà depositata la denuncia. Attesa invece per mercoledì la risposta della Commissione.

Se l’Unione Europea ha ricevuto la lettera e si appresta ad analizzarla, in Italia resta giallo sulla versione del testo diffusa in rete e poi smentita categoricamente da una nota del ministero. Proprio a questo proposito dal Mef fanno sapere, come riportato da Ansa, che lunedì, il generale Fabrizio Carrarini, vice capo di gabinetto del ministro e responsabile della sicurezza cibernetica, depositerà alla Procura una denuncia per divulgazione di atti secretati e violazione di segreto d’ufficio, in nome e per conto di Giovanni Tria. Nella giornata di venerdì, infatti, era circolata in rete una versione del testo che Tria avrebbe spedito all’Ue come risposta. Tale bozza aveva scatenato le ire di Luigi Di Maio, il quale, completamente all’oscuro di tutto, aveva comunicato via Twitter di non essere stato interpellato su tale tema.

Risposta Ue attesa per mercoledì

La Commissione Europea ha ricevuto la lettera di risposta dell’Italia ed è pronta ad analizzare la situazione. Lo ha comunicato un portavoce dell’Ue, che ha specificato che le conclusioni “finiranno nell’analisi complessiva” del bilancio italiano, ovvero sul rapporto sul debito che sarà pubblicato mercoledì, insieme alle raccomandazioni economiche. Salvini si è detto soddisfatto della lettera “perché ci sono segnali positivi per l’economia italiana e sono convinto che l’Europa rispetterà la nostra volontà di crescere e tagliare le tasse”. Sulle reazione da Bruxelles ha poi detto: “Non sono assolutamente preoccupato: anzi, se riusciremo ad abbassare le tasse torneremo ad essere un Paese stabile e uno dei primi al mondo dove investire” ha aggiunto. Più sereno anche Di Maio, dopo la rabbia per la versione della lettera circolata sul web e smentita poi dal Mef: “Oggi la giornata inizia bene – ha scritto sul blog -. Nella lettera scritta dal Mef all’Ue è stato cancellato il passaggio che prevedeva tagli alla spesa sociale. L’unica cosa da tagliare sono le tasse ai cittadini. Resta da capire – ha proseguito – a chi sia venuta in mente questa bizzarra idea circolata nelle bozze, e se quel passaggio sia stato concordato, politicamente, con qualcuno”.