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Unilever delocalizza dado Knorr in Portogallo: 76 licenziati in Veneto

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Prima 28 ora 76: sono i numeri dei dipendenti di Sanguinetto colpiti dai tagli di Unilever, stavolta per un calo delle vendite del dado Knorr.

Unilever annuncia il licenziamento di 76 dipendenti dallo stabilimento di Sanguinetto, in provincia di Verona. L’azienda spiega che le vendite del dado Knorr sono in calo e quindi ha necessità di spostare la produzione di questo tipo di prodotto in Portogallo. Solo nel 2018 la multinazionale olandese aveva chiuso una vertenza con 28 esuberi. In rivolta i sindacati, che il 5 giugno 2019 hanno organizzato uno sciopero e un presidio nell’impianto.

I licenziamenti

“Quello che sta accadendo allo stabilimento Knorr di Sanguinetto è l’ennesimo colpo ai lavoratori e alle lavoratrici del nostro Paese, che, a fronte dei sacrifici cui vengono quotidianamente chiamati, seguitano a pagare il prezzo più caro” denuncia Sara Palazzoli, segretaria nazionale Flai Cgil, commentando l’apertura della procedura di licenziamento collettivo di 76 dipendenti annunciata dalla Unilever. A questi bisogna aggiungere una quarantina di lavoratori stagionali che non verranno ovviamente più richiamati.

La multinazionale olandese ha infatti deciso di delocalizzare la produzione del dado Knorr da Verona in Portogallo a causa, viene spiegato, di “una continua diminuzione della richiesta di mercato di questo tipo di prodotti che hanno un peso consistente nelle attività di Sanguinetto”. “L’intervento – afferma l’azienda – è necessario per garantire la sostenibilità futura dello stabilimento, consentire il prosieguo delle altre produzioni attualmente presenti e mettere il sito nelle condizioni di poter cogliere le eventuali opportunità future”.

“Governo sta a guardare”

Eppure “solo un anno fa a Sanguinetto sono stati persi 30 posti di lavoro, una misura che ci avevano detto necessaria per mantenere attivo lo stabilimento, pur con un maggiore carico di lavoro per tutti gli altri lavoratori” ricorda la Flai Cgil.

Ed infatti la parlamentare veronese dem Alessia Rotta sottolinea che “con Unilever ci troviamo davanti alla cronaca di una morte annunciata, davanti alla quale il governo non ha fatto nulla”.

La sindacalista Palazzoli chiede quindi all’esecutivo “un intervento deciso su quella che è l’ennesima crisi del Paese e del lavoro che seguita a non esserci, o ad essere sempre più precario e sfruttato”.