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Fca-Renault, ritirata proposta di fusione

FCA Renault

"E' divenuto chiaro - recita la nota - che in Francia non ci sono attualmente le condizioni politiche perché una simile fusione proceda con successo"

La conferma è arrivata a tarda notte, ma Bloomberg e Wall Street Journal avevano già fatto trapelare indiscrezioni: Fca ha ritirato la proposta di fusione con Renault. Le spiegazioni sono state date attraverso una nota del Consiglio di amministrazione di Fiat Chrysler Automobilities: “Il Cda ha deciso di ritirare con effetto immediato la proposta di fusione avanzata a Groupe Renault. Fca continua ad essere fermamente convinta della stringente logica evolutiva di una proposta che ha ricevuto ampio apprezzamento sin dal momento in cui è stata formulata e la cui struttura e condizioni erano attentamente bilanciate al fine di assicurare sostanziali benefici a tutte le parti. E’ tuttavia divenuto chiaro – proseguono – che non vi sono attualmente in Francia le condizioni politiche perché una simile fusione proceda con successo”. Il gruppo ha poi espresso “gratitudine a Groupe Renault, in particolare al suo presidente, al suo amministratore delegato e agli Alliance Partners, per il costruttivo impegno”.

Le Maire: “Lavoro costruttivo”

Il ministro dell’economia francese, Bruno Le Maire, preso atto del ritiro dell’offerta ha assicurato che lo Stato francese ha lavorato “costruttivamente” al progetto. “Lo Stato, fin dalla presentazione dell’offerta, ha coltivato fortemente il progetto e ha lavorato con tutte le parti interessate”. Le Maire ha poi aggiunto che un accordo era stato raggiunto su 3 dei 4 temi principali presentati al tavolo dei negoziati.

I motivi del ritiro

L’inattesa decisione finale è arrivata a seguito di un lungo consiglio di amministrazione di Renault, convocato per il secondo giorno consecutivo. Dopo sei ore di discussione, era infatti giunta la notizia che il Cda non era in grado di prendere una decisione a causa dell’auspicio espresso dai rappresentati dello Stato francese di rinviare il voto a un consiglio ulteriore. Come fa sapere Repubblica, però, secondo alcune indiscrezioni, a spingere verso tale decisione sarebbe stato anche l’atteggiamento di Nissan, ostile all’operazione, che avrebbe così messo a rischio l’alleanza. Stando a quanto sostenuto da Bloomberg e Wall Street Journal, i due rappresentanti di Nissan avrebbero ritirato l’appoggio alla proposta di fusione, alimentando i dubbi sull’impegno di Nissan a salvaguardare l’alleanza con Renault se la fusione fosse andata avanti.