> > Istat, disoccupazione in calo: +25mila posti nel primo trimestre

Istat, disoccupazione in calo: +25mila posti nel primo trimestre

Istat, disoccupazione in calo

Secondo le stime dell'Istituto di statistica, il tasso di disoccupazione nei primi tre mesi del 2019 è al 10,4%, con una diminuzione di -0,2 punti.

Torna a crescere l’occupazione dopo due cali consecutivi. L’Istat ha fatto sapere che nel primo trimestre del 2019 il numero di persone con un impiego è aumentato in termini congiunturali, seppure lievemente. La crescita registrata dall’Istituto di statistica, riporta l’Ansa, è pari a 25mila unità, ovvero lo 0,1%. Cala, contemporaneamente, il tasso di disoccupazione, dopo la crescita registrata nel trimestre precedente. Il numero di disoccupati nel Paese è pari al 10,4%, con una diminuzione di -0,2 punti. Resta invece stabile il tasso di inattività, che dopo tre mesi si conferma al 34,3%.

I dati dell’Istat

A livello tendenziale, l’Istat ha registrato una crescita di 144mila occupati nel corso dell’ultimo anno, ovvero +0,6%. Tale aumento è riconducibile all’aumento dei dipendenti a tempo indeterminato e degli indipendenti, che ha compensato ampiamente la contemporanea riduzione dei lavoratori a termine. Il tasso di occupazione è salito al 58,7%, con un aumento di 0,1 punti. Ma permangono le differenze tra il Nord e il Sud del Paese. Nelle regioni settentrionali la crescita ha toccato quota +0,4 punti, mentre nel Centro e nel Meridione prosegue il calo dell’occupazione, che si assesta a -0,1 punti in entrambe le aree. A livello nazionale e al netto della stagionalità, il tasso di occupazione e il numero di cittadini occupati si conferma stabile rispetto al marzo 2018.

Aumenta il numero di ore lavorative, con un +0,7%, così come si registra un aumento dell’input di lavoro in termini tendenziali, pari a +1,5%. Cifre che superano ampiamente quelle del Pil, sottolinea l’Istat.

Cresce il numero di domande di lavoro all’interno delle aziende, con un aumento dello 0,5% di dipendenti rispetto al trimestre precedente, che sale fino all’1,7% se si considera su base annua. Il tasso di posti vacanti è cresciuto di 0,1 punti su base annua, ma è invariato su base congiunturale. Il costo del lavoro è in crescita, rispettivamente dell’1,2% rispetto al trimestre precedente e del 3,4% rispetto al primo trimestre del 2018. Tale aumento è dovuto, da un lato, all’aumento delle retribuzioni (+0,9% su base congiunturale) e, dall’altro, da quello degli oneri sociali (+2,2%).