> > L'Ue rimanda la procedura di infrazione: "Possibili soluzioni"

L'Ue rimanda la procedura di infrazione: "Possibili soluzioni"

Procedura di infrazione soluzioni

La Commissione è pronta a congelare le sanzioni, purché l'Italia "dimostri che rispetterà le regole in futuro".

Si va verso il disgelo tra Bruxelles e Roma nel delicato confronto per evitare la procedura di infrazione per debito eccessivo che l’Europa considera “giustificata” nei confronti dell’Italia. La situazione resta ancora incerta ma, assicurano fonti europee citate dall’Ansa, “possono essere trovate delle soluzioni nel dialogo tra la Commissione e l’Italia”, purché il governo italiano “dimostri che rispetterà le regole in futuro. Roma si deve rendere conto dell’enorme impatto che la sua economia ha sul resto dell’Unione”.

Procedura congelata

Secondo quanto riportato da Repubblica, la questione verrebbe rimandata a ottobre. Il termine previsto è quello del 10 del mese, quando l’Ecofin si riunirà di nuovo in Lussemburgo, dopo il prossimo incontro del 9 luglio. Fonti europee hanno però ricordato che non si tratta di una procedura di archiviazione, dal momento che il giudizio espresso dalla Commissione resta valido e che l’Italia, presto o tardi, sarà chiamata a rispondere. Ma un congelamento potrebbe rivelarsi fondamentale nella trattativa.

L’ottimismo di Conte e Tria

L’apertura di uno spiraglio è stata confermata anche dal premier Giuseppe Conte, attualmente in Giappone per partecipare al G20 di Osaka insieme agli altri leader mondiali. Il presidente del Consiglio ha dichiarato che, all’interno del negoziato per evitare la procedura, “il clima è costruttivo. Sono fiducioso che si possa trovare una soluzione”. Ottimismo condiviso anche dal ministro dell’Economia Giovanni Tria, che lo ha accompagnato al vertice: “Stiamo adottando provvedimenti che ci portano sostanzialmente in linea. Ci sono le basi [per evitare sanzioni, ndr]. L’andamento delle finanze pubbliche sta andando meglio di quanto previsto“. Proprio il deficit 2019, inferiore rispetto a quanto inizialmente previsto, sarebbe il fattore chiave che ha permesso all’Italia di guadagnare qualche mese.

Ma è un tempo da usare con accortezza e il governo deve giocare al meglio le proprie carte. Da qui a ottobre, infatti, l’esecutivo dovrà adottare tre misure chiave per i conti pubblici: le trimestrali di cassa del secondo e del terzo trimestre, la Nadef (la Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza) e la Legge di Bilancio.