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Casa, Istat: prosegue il crollo del prezzi, meno 17,2% dal 2010

istat mercato immobiliare abitazioni

In nove anni i prezzi delle abitazioni sono diminuiti del ben 17,2 per cento. Particolarmente in crisi il settore delle abitazioni esistenti.

Nonostante continuino a crescere i volumi di compravendita degli immobili (più 8,8 per cento nel primo trimestre del 2019), prosegue inesorabile il crollo dei prezzi delle abitazioni, anche se solo di quelle esistenti. Dal 2010 infatti il costo delle case è diminuito del 17,2 per cento. Gli italiani sembrano quindi voler vivere in appartamenti nuovi, ma che rischiano nel futuro di non essere venduti ad un prezzo pari a quello d’acquisto.

Crisi del settore immobiliare

Il mattone sembra essere sempre di meno il bene rifugio per eccellenza. Prosegue infatti il crollo del prezzo delle abitazioni (IPAB) che nei primi tre mesi del 2019 è diminuito dello 0,5 per cento rispetto al trimestre precedente e dello 0,8 per cento nei confronti dello stesso periodo del 2018.

In base agli ultimi dati (provvisori) dell’Istat, il calo sarebbe dovuto in particolare a causa della flessione tendenziale dei prezzi sulle abitazioni esistenti, che registrano infatti una variazione negativa pari a -1,3 per cento. Al contrario, i prezzi delle abitazioni nuove aumentano su base tendenziale dell’1,7 per cento mostrando un’accelerazione rispetto al +0,6% del quarto trimestre del 2018.

Crollo prezzi abitazioni esistenti

Da via Cesare Balbo si sottolinea come la crisi del settore perduri ormai da anni. Rispetto alla media del 2010, primo anno per il quale è disponibile la serie storica dell’IPAB, nel primo trimestre 2019 i prezzi delle abitazioni sono diminuiti infatti del ben 17,2 per cento.

Ciò a causa, ancora una volta, esclusivamente delle abitazioni esistenti i cui prezzi sono diminuiti del 23,7 per cento mentre per quelli delle abitazioni nuove registrano complessivamente un aumento, seppur debole (più 0,8 per cento). Infine, si sottolinea come per il 2019 il tasso di variazione acquisito dell’IPAB sia negativo, pari a meno 0,8 per cento.