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Manovra 2020, mini flat tax ed estensione del RdC

Prometeia ipotizza la futura manovra economica

Tassa piatta al 15% per redditi fino a 29.000€ e più beneficiari del reddito di cittadinanza. Così Prometeia ipotizza i contenuti della manovra 2020, che potrebbe prevedere anche un aumento delle aliquote Iva.

Una flat tax ridotta e un reddito di cittadinanza più esteso. Previa un possibile aumento dell’Iva. Queste le previsioni della società di consulenza Prometeia su come potrebbe essere la manovra economica per il prossimo anno.

Flat tax, reddito di cittadinanza e Iva: verso la prossima manovra

Sono iniziate le ipotesi sui possibili contenuti delle misure economiche che il governo dovrà preparare il prossimo autunno. Secondo Prometeia potrebbe esserci una flat tax al 15% estesa ai lavori dipendenti con un reddito familiare complessivo fino a 29.000€. I beneficiari sarebbero 3.6 milioni di persone per un costo di circa 4 miliardi. Diverse invece le intenzioni di Salvini, che vorrebbe raggiungere i redditi fino a 55.000€ e ampliare la tassa piatta anche alle partite Iva che fatturano fino a 100.000€.

Un’altra congettura riguarda l’estensione dei criteri di accesso al reddito di cittadinanza, con un aumento della soglia ISEE a 10.800€ annui (attualmente è di 9.360€). La platea coinvolta conterebbe 400.000 persone in più, per una spesa addizionale di 3.1 miliardi.

Aumenterà l’Iva?

“L’andamento dei conti pubblici più favorevole del previsto, come certificato dall’assestamento del bilancio 2019, aiuterà il governo ad evitare la procedura di infrazione dell’UE. Tuttavia, qualsiasi accordo con la Commissione dovrà prevedere, per il 2020, un saldo di bilancio in linea con quello 2019, comportando un inevitabile aumento delle entrate“, sottolineano gli economisti.

Difficile quindi, stando a Prometeia, evitare l’aumento dell’Iva. Non sarà semplice infatti trovare i 23 miliardi necessari a disinnescare le clausole di salvaguardia. Una soluzione possibile potrebbe essere quella di lasciare invariata l’aliquota ordinaria (ora al 22%) per alzare quelle ridotte. Quelle al 4% passerebbero così al 6% mentre quelle al 10% salirebbero al 12%. Una meccanismo che permetterebbe ai conti pubblici di beneficiare di 6 miliardi di gettito.