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Lavoratori stagionali: 200 posti disponibili ma richieste inevase

cameriere

La domanda di camerieri ai piani e di sala è in continuo aumento ma spesso le richieste di lavoratori stagionali restano inevase.

Orienta, una nota agenzia per il lavoro italiana, ha lanciato un allarme di mancanza di lavoratori stagionali. Infatti, secondo un recente sondaggio, per l’estate 2019 ormai avviata mancano tantissime figura impiegate nel turismo e nella ristorazione. I posti di lavoro maggiormente richiesti nei luoghi di villeggiatura riguardano le posizioni di cameriere sia di sala (all’interno dei ristoranti) sia ai piani (inservienti negli hotel). Inoltre, la ricerca di personale si fa sempre più complessa.

Emergenza lavoratori stagionali

L’Italia conta 7.500 chilometri di costa e moltissime città d’arte, oltre a vantare un patrimonio artistico, archeologico e culturale letteralmente invidiabile. Il settore turistico, infatti, impiega tantissimi lavoratori soprattutto nelle stagioni primaverile ed estiva. L’allarme di Orienta, però, mette in guardia sulla presenza di oltre 200 richieste attive e vacanti. Si tratta di ruoli chiave all’interno delle strutture. Alcuni legati all’accoglienza dei clienti, altri alla preparazione delle sale, il servizio ai tavoli e la pulizia degli ambienti. I camerieri ai piani, invece, si occupano della sistemazione delle camere e talvolta del trasporto dei bagagli.

Le difficoltà nella ricerca

L’Area manager Orienta di Lazio e Campania spiega: “La richiesta di camerieri, soprattutto con l’avvio della stagione turistica, ma non solo, è sempre molto complicata. Si tratta, parliamo in questo caso del cameriere di sala, di una figura chiave nella ristorazione. È il punto di contatto tra il cliente e il servizio, rispecchia l’immagine di un locale. È un’attività che richiede una certa professionalità e predisposizione, non può essere improvvisata, e poi comporta anche un certo spirito di sacrificio, come lavorare il sabato e la domenica”. Poi, prosegue: “C’è una difficoltà crescente nel trovare sul mercato queste figure. Se da un lato c’è l’esigenza di rinnovare i contenuti e la formazione di un lavoro sempre più importante, dall’altro dovremmo rilanciare l’appeal di questa mestiere che, se ben interpretato, potrebbe portare anche ad importanti evoluzioni professionali”.