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Operatori telefonici, ricorsi respinti: rimborsate tariffe a 28 giorni

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Secondo il Codacons, i rimborsi destinati agli abbonati vittime delle tariffe a 28 giorni sono quantificabili in una cifra che va dai 30 ai 50 euro.

Sembra essere giunta a una conclusione la vicenda delle tariffe a 28 giorni. Il Consiglio di Stato ha infatti respinto i ricorsi che gli operatori telefonici Vodafone, Wind-3 e Fastweb avevano presentato contro la decisione del Tar. A questo punto, le compagnie dovranno rimborsare i propri utenti dei giorni ingiustamente addebitati da giugno del 2017. Proprio in quel mese infatti, venne cambiata la modalità con cui venivano calcolati i piani tariffari, non più con pagamenti ad ogni fine mese solare ma ogni quattro settimane.

Esulta il Codacons

Ad essere entusiaste della decisione del Consiglio di Stato sono le associazioni dei consumatori. In particolar modo il Codacons, che già il mese scorso aveva esposto i suoi dubbi in merito agli indennizzi che le compagnie telefoniche stavano offrendo agli abbonati in cambio della rinuncia al rimborso.

In un comunicato pubblicato sul proprio sito l’associazione dichiara: “Una vittoria su tutti i fronti dei consumatori e del Codacons, associazione dalle cui denunce ad Agcom e Antitrust è nata tutta la vicenda delle bollette a 28 giorni. Lo afferma il presidente Carlo Rienzi, commentando la decisione del Consiglio di Stato che ha respinto i ricorsi presentati dalle compagnie telefoniche Vodafone, Wind-3 e Fastweb contro le decisioni del Tar relative alle bollette telefoniche a 28 giorni. Dinanzi al Consiglio di Stato era intervenuto proprio il Codacons, con un atto in cui si chiedeva ai giudici di Palazzo Spada di confermare le decisioni dell’Autorità e del Tar e di rigettare il ricorso degli operatori telefonici”.

Le parole di Carlo Rienzi

Soddisfatto è soprattutto il presidente del Codacons Carlo Rienzi, che sempre nel comunicato stampa sottolinea l’entità del rimborso nei confronti degli abbonati: “Ora si apre definitivamente la strada ai rimborsi diretti in favore degli utenti che dovrebbero ricevere un indennizzo quantificabile tra i 30 e i 50 euro ciascuno per le maggiori spese sostenute a causa dell’illegittima pratica delle bollette a 28 giorni.

Menzionando gli indennizzi offerti dagli operatori, Rienzi continua: “Le compagnie telefoniche, come denunciato dal Codacons nei giorni scorsi, stanno giocando d’anticipo offrendo ai propri clienti indennizzi sottoforma di minuti e traffico internet gratis, ma i consumatori devono prestare massima attenzione: tali offerte sono infatti a costo zero per le società della telefonia e potrebbero non compensare il credito vantato dagli utenti per le fatturazioni a 28 giorni”.