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Moody's: "Conte bis darà stabilità politica". Tagliate stime del Pil

Moody's

"La formazione di un governo di coalizione di centrosinistra dovrebbe far prevedere un periodo di stabilità politica in Italia", analizza Moody's.

Nessuna buona notizia per l’Italia dalle agenzie di rating. Anche se Moody’s conferma per la Penisola il rating Baa3 (un livello sopra a quello spazzatura) la stessa avverte che “gli elevati livelli di debito pubblico difficilmente diminuiranno nei prossimi anni” a causa “della mancanza di un’agenda di politica economica coerente”.

Crescita debole

Nella sua nota di aggiornamento incentrata sulla “credit opinion”, la società newyorkese dipinge infatti il nostro Paese all’interno di uno “scenario di debole crescita dell’economia domestica e incerte prospettive di crescita globale”, soprattutto “in assenza di riforme strutturali”.

Da qui il taglio delle stime sul PIL per il 2019, che si ferma ad uno 0,2 per cento, contro lo 0,4 per cento stimato in precedenza.

Tra i rischi poi “l’interconnessioni tra il debito sovrano e le banche” che “rimangono rilevanti, – viene osservato – anche a causa delle grandi partecipazioni di titoli di Stato italiani sui bilanci” degli istituti di credito.

Forza istituzionale “volatile”

La crisi economica è dovuto poi anche al fatto che “la forza istituzionale dell’Italia” è “più bassa rispetto alla maggior parte degli altri paesi dell’Eurozona, con politici che spesso hanno avuto un atteggiamento ‘volatile“.

Ecco perché riconosce invece nel Presidente della Repubblica Sergio Mattarella un “ruolo forte nel dare stabilità al sistema politico”

Moody’s sembra comunque accogliere con ottimismo il Conte bis perché “la formazione di un governo di coalizione di centrosinistra dovrebbe far prevedere un periodo di stabilità politica in Italia” e dovrebbe “consentire la presentazione tempestiva del bilancio 2020” giudicato dall’agenzia di rating come “atto legislativo chiave”.

A far ben sperare anche il fatto che l’esecuto M5s-PD “sarà meno euroscettico rispetto al precedente governo con la Lega” e quindi “meno conflittuale nei confronti dell’Europa”.