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Alitalia, nessuna offerta vincolante: i paletti di Atlantia e FS

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Atlantia e Ferrovie dello Stato non presentano alcuna offerta vincolante per il savataggio di Alitalia ma anzi pongono delle condizioni.

Si prospetta il settimo rinvio per il progetto di Newco necessario per il salvataggio di Alitalia. Da Atlantia e Ferrovie dello Stato non sono infatti arrivate le offerte vincolanti. Le due società ribadiscono la volontà di partecipare alla cordata ma fissano dei paletti.

Alitalia, nessuna offerta vincolante

“Ci preoccupa un eventuale nuovo rinvio e soprattutto che non sembra esserci ancora chiarezza da parte del Governo sul partner industriale” aveva avvertito il 13 ottobre 2019 il segretario nazionale della Filt Cgil Fabrizio Cuscito, quando invece l’offerta vincolante da parte di Atlantia e Ferrovie dello Stato sembrava essere alle porte.

Ed invece, al termine dei rispettivi Consigli di amministrazione, le due società hanno solamente confermato la loro disponibilità a partecipare alla cordata per il rilancio di Alitalia, ponendo al contempo una serie di condizioni che rischiano di allungare i tempi dell’operazione di salvataggio.

“No quote di maggioranza”

Atlantia e FS hanno fatto sapere infatti che non vogliono detenere la maggioranza delle quote. Atlantia ha chiesto infatti “l’individuazione di un partner industriale che partecipi al capitale della newco con una quota significativa” il quale “dovrà assumere un ruolo determinante nella responsabilità di gestione ed implementazione” del piano industriale.

Sulla stessa lunghezza d’onda Ferrovie dello Stato che precisa come la sua partecipazione “non può prescindere da ulteriori approfondimenti in merito”. Tra questi la “definizione di un assetto azionario di Newco che veda FS Italiane come socio di minoranza” e “l’individuazione di un partner industriale che partecipi al capitale della Newco con una quota significativa”. Le due aziende chiedono quindi al Ministero dello Sviluppo economico “ulteriori sessioni di lavoro”.

“Servono iniziative istituzionali”

FS sottolinea inoltre “l’importanza che venga trovata adeguata soluzione ad alcune tematiche di contesto, essenziali per consentire la formulazione di un’offerta vincolante“. Tra queste “iniziative istituzionali necessarie per consentire ad Alitalia l’armonico sviluppo del Piano industriale a condizioni di mercato”

Ed infatti la Filt Cgil ha già evidenziato che, poiché il nostro Paese non ha “una partecipazione, seppur piccola, in nessuno dei consorzi che costruiscono aeromobili” ciò “non ci permetterà mai di crescere al pari degli altri in campo aeronautico”. Tale partecipazione, infatti, “permetterebbe alle compagnie aeree italiane come Alitalia, ma anche Air Italy, Blue Panorama e le altre, di acquistare nuovi aerei sul mercato a prezzi più competitivi rispetto al resto del mondo” spiega ancora Cuscito.

Il segretario nazionale della Filt osserva: “Il fatto che la politica non abbia mai riflettuto su una forma di partecipazione in quel consorzio rappresenta una miopia della nostra classe dirigente, rispetto alla questione Alitalia e del trasporto aereo italiano”.