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Bonus asilo nido 2020: come funziona, a chi spetta e come richiederlo

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Come funziona e a chi spetta il Bonus asilo nido 2020: quali sono i requisiti da soddisfare, l'importo dovuto alle famiglie e come richiederlo.

Il governo Conte bis ha intenzione di adottare un provvedimento che permetta a tutti di frequentare l’asilo. Tra le tante novità della Legge di Bilancio 2020 sarà confermato e ampliato infatti anche il bonus asilo nido. Di seguito andremo a vedere quali novità ci saranno e chi potrà beneficiare del bonus.

Bonus asilo nido 2020: come funziona

L’ipotesi al vaglio del governo è quella di rendere gratuito l’accesso all’asilo nido da settembre 2020 per tutti coloro che rientrano nella fascia di reddito bassa. Il bonus asilo nido è già previsto come forma di assistenza alle famiglie ma l’intento del governo è quello eliminare completamente i limiti Isee. Con il nuovo provvedimento i genitori saranno comunque obbligati ad anticipare la spesa che tuttavia verrà rimborsata.

Da gennaio 2020, il bonus prevederà circa 160 euro mensili per tutte le famiglie che rientrano in una fascia di reddito fino ai 7.000 euro. Cifra che scenderà a 120 euro mensili per coloro che hanno un reddito inferiore ai 40.000 euro e a 80 euro per le famiglie che superano i 40.000 euro. Annualmente gli importi rispettivi saranno di 1.920 euro nel primo caso e 1.440 e 960 euro negli altri due casi.

A chi spetta il bonus asilo nido 2020

Beneficeranno del bonus asilo nido 2020 tutti i bambini che sono iscritti ad asili nido sia pubblici che privati. Inoltre beneficeranno del bonus anche i bambini con gravi patologie e che quindi hanno bisogno di cure presso la propria abitazione. In particolare il contributo è pari a 1500 o 3000 euro fino ai redditi di 25.000 euro.

I requisiti richiesti per beneficiare del bonus

Per ottenere il bonus sarà necessario avere una serie di requisiti tra cui rientrano la data di nascita del bambino, che non deve essere prima del 1° gennaio 2016, e l’iscrizione per tutto l’anno. Qualora il bambino risulti essere iscritto parzialmente, la quota di bonus sarà inferiore.

Inoltre per richiedere il bonus sarà necessario pagare la retta dell’asilo ed è inoltre richiesto che la residenza del bambino sia la medesima dei genitori. Per i genitori di cittadinanza extracomunitaria è necessario invece avere il permesso di soggiorno CE ai fini della richiesta del bonus. Il bonus durerà 3 anni.

Bonus asilo nido 2020: come e quando richiederlo

Sarà possibile richiedere il bonus a partire dalla data che verrà indicata con una circolare dall’Inps. Al 31 dicembre 2020 è fissata la scadenza di presentazione. La domanda per richiedere il bonus sarà possibile effettuarla per via telematica, indicando necessariamente una serie di dati. Tuttavia è possibile effettuare la domanda anche tramite il numero verde INPS (803 164) oppure attraverso patronati e altri intermediari competenti.

Se si sceglie di effettuare la domanda per via telematica sarà necessario presentare il contributo asilo nido, ovvero il pagamento delle rette. Per dimostrare l’avvenuto pagamento, bisognerà allegare alla domanda la ricevuta di pagamento, il bollettino bancario e la fattura quietanza. Nei casi in cui il bambino sia affetto da gravi patologie sarà possibile richiedere il contributo per forme di assistenza presso la propria abitazione. Sarà necessario in questo caso presentare all’INPS il modulo domanda, codice e carta d’identità nonché l’attestazione del pediatra che conferma l’impossibilità del bambino a frequentare.

Nel caso in cui invece si ha intenzione di richiedere la domanda per due o più figli, i genitori dovranno compilare due o più moduli per ogni figlio. Inoltre nella domanda sarà necessario specificare per quali mensilità si richiede il bonus poiché quest’ultimo spetta per 11 mesi. Se il bambino è stato iscritto per la prima volta nel mese di settembre, la domanda dovrà essere presentata solo nel momento in cui si riesce a certificare l’iscrizione e il pagamento della prima mensilità oppure dimostrando l’inserimento del bambino in un asilo che prevede che il versamento della retta sia effettuato in seguito alla frequentazione.