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Bonus assunzioni giovani 2020: cos'è, come funziona e chi può richiederlo

bonus assunzioni giovani 2020

Cos'è, come funziona e quali sono i requisiti per richiedere il bonus assunzioni 2020 riservato ai giovani e spettante ai datori di lavoro.

Nel contesto più generale, il Bonus assunzioni 2020 riguarderà, oltre i giovani, pure donne e lavoratori del Sud. Si tratta di un incentivo di occupazione che spetta ai datori di lavoro che assumono le varie tipologie sopraelencate.

La misura, nelle intenzioni del governo, mira a favorire l’occupazione in Italia, relativa a fasce d’età più deboli dal punto di vista occupazionale e zone del Paese coinvolte in una grave crisi del lavoro che si potrae da molti anni.

Bonus assunzioni giovani 2020: cos’è?

Tra le varie categorie che riguardano questi incentivi, il bonus assunzioni riservato ai giovani ha come obiettivo l’occupazione di lavoratori di età compresa tra 15 e 35 anni. Dunque, la misura parte anche per chi non ha terminato la scuola dell’obbligo.

In particolare il bonus è riservato ad aziende private che assumono giovani attraverso un corso di formazione dedito. Dal punto di vista economico l’incentivo si struttura in un esonero contributivo fino al massimo di 8.060€, che vanno al datore di lavoro che assume un giovane, rientrante nella fascia d’età indicata, con contratto indeterminato.

Come funziona il bonus assunzioni giovani 2020?

Per i giovani disoccupati tra 15 e 29 anni iscritti al programma Garanzia Giovani, il bonus viene erogato al datore di lavoro per nuove assunzioni, tirocini e contratti di apprendistato. Ma questa misura viene erogata pure ai datori di lavoro che trasformano i tirocini in contratti a tempo indeterminato. Per ogni tipologia di assunzione sopra elencata viene erogata una diversa cifra:

  • per le assunzioni a tempo indeterminato si può arrivare fino a 6000€, ma il bonus parte da una cifra di 1500. Ciò dipende dal profilo del giovane e dal territorio di provenienza;
  • per le assunzioni a tempo determinato invece il contributo parte anche in questo caso da 1500€ ma arriva a un massimo di 4000€. Quindi, a fare qui la differenza, oltre alla profilazione del giovane assunto, è anche il tipo di contratto sottoscritto;
  • le aziende che assumono, invece, per un tirocinio partono da un minimo di 300€, che può essere direttamente erogato al giovane o rimborsato all’azienda. Ma se la stessa, successivamente, assume il giovane a tempo indeterminato, le spetterà la cifra riguardante le assunzioni a tempo indeterminato, già citato sopra;
  • l’azienda può sottoscrivere pure al giovane un contratto di apprendistato, che darebbe alle aziende da un minimo di 2000 € a un massimo di 3000. In questo caso la cifra varia in base all’età e il tutto si può ottenere attraverso bandi regionali o dell’Inps.

La misura di incentivi riguarda pure gli apprendistati di terzo livello, cioè per l’Alta formazione e la ricerca, e la cifra erogata arriva fino a 6000€, accedendo al contributo tramite avviso pubblico regionale o dell’INPS. Esistono incentivi e agevolazioni finanziari anche per i lavoratori autonomi e per l’autoimprenditorialità e autoimpiego. In questo si caso si accede tramite la Regione.

I non iscritti al programma Garanzia Giovani

Per i giovani che non rientrano nella Garanzia Giovani ci sono dei contributi che partono sempre dall’età di 15 anni ma superano la soglia degli under 30, arrivando a giovani disoccupati fino ai 35 anni. La misura consiste in uno sgravio fiscale della durata di 3 anni per la aziende. Ma in particolare il Bonus assunzioni giovani prevede uno sgravio contribuitivo del 50% per il datore di lavoro con un tetto massimo di 3000€.

Tra le norme all’interno del provvedimento è presente la cosiddetta norma anti-licenziamento. Si tratta di una norma che cerca di evitare comportamenti poco trasparenti da parte di alcune aziende che furbescamente potrebbero licenziare un giovane per assumerne un altro solo per ricevere un ulteriore contributo.

Bonus assunzioni giovani 2020: chi può richiederelo?

Le aziende che possono essere beneficiate dal bonus devono svolgere attività all’interno del territorio nazionale. Ma per le aziende del Sud, area a grave rischio occupazionale, il bonus sale fino al 100%. L’azienda, per accedere allo sgravio contributivo, deve non aver licenziato nessun dipendente nei 6 mesi scorsi e in ogni caso il nuovo dipendente assunto deve restare occupato almeno 6 mesi.

Infine, l’azienda deve essere in possesso del Durc (Documento di regolarità contributiva) e non può assumere giovani già beneficiari del bonus con altre aziende, anche se queste ultime hanno sottoscritto un contratto determinato di più di 6 mesi col lavoratore.