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Istat, nel 2019 in Italia 116 mila nascite in meno: mai così poche

Italia Istat

I morti superano i nati di 220 mila unità e parte della popolazione scompare: i dati Istat sulle nascitein Italia nel 2019.

Secondo l’Istat, nel 2020 l’Italia sta vivendo il “cambio generazionale” più grave dal 1918. Infatti la popolazione sta continuando a diminuire, in particolare per il rallentamento del Mezzogiorno. Nel 2019 ogni 100 decessi sono avvenute 67 nascite, creando un divario di circa 212 mila italiani in meno.

Istat, nascite in Italia nel 2019

Per il quinto anno consecutivo la popolazione residente in Italia è in calo. Al contrario, risulta positivo il flusso migratorio con l’estero, determinando una continua fuga dal Paese. Il 2019 ha visto anche un grosso calo degli arrivi migratori rispetto agli anni precedenti con un abbassamento di 25 mila ingressi. Infatti gli stranieri sul suolo italiano si attestano all’8,9% della popolazione totale.

Il numero di figli per donna rimane stabile a 1,29, mantenendo le statistiche degli anni precedenti, ma incide sulla popolazione la diminuzione di donne in età fertile (15-49 anni), 180 mila in meno. L’innalzamento dell’età del parto a 32,1 anni rende il caso dell’Italia ancora più anomalo. Infatti nella penisola le donne ultraquarantenni fanno più figli delle donne under venti e si apprestano a superare anche la fascia 20-24 anni.

L’aumento demografico al Nord

Il Nord è la “locomotiva d’Italia” con un tasso di nascite generale per donna di 1,36: spicca su tutte Bolzano con una media di 1,69, seguita da Trento con 1,43. Nelle Regioni del Nord la speranza di vita aumenta di un mese, raggiungendo quasi 81 anni per gli uomini e 85,3 per le donne. Al contrario l’età massima diminuisce al Sud, dove si registra un forte rallentamento demografico e una minore presenza di nascite rispetto al passato.

Proprio nelle regioni del Mezzogiorno le statistiche Istat indicano la presenza della popolazione più giovane d’Italia. Infatti gli ultrasessantenni rappresentano il 21,6%, rispetto al 23,6% del Nord. Questo incentivo sta però scemando, in particolare per la fuga continua di giovani dalle regioni del Sud-italia.

Gli stranieri in Italia

Rispetto al totale, la popolazione si compone di 55 milioni di italiani e 5,4 milioni di stranieri. I numeri sono aumentati a causa dei 220 mila nuovi arrivi per le migrazioni, 63 mila nascita e appena 8 mila decessi.

Tra tutte le regioni, è l’Emilia Romagna quella dove si registra il tasso di stranieri più alto con il 12,6%. La seguono la Lombardia con il 12% e il Lazio con l’11,7%.