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Smart working: consigli utili per chi lavora a distanza

Coronavirus: cos'è lo smart working

Come funziona e cos'è lo smart working? In tempi di Coronavirus, un alleato per non rinunciare al lavoro, anche per chi resta a casa.

L’emergenza Coronavirus ha portato tante aziende a optare per lo smart working, ma cos’è di preciso, come funziona e come affrontarlo al meglio? Il 23 febbraio 2020, il DL numero 6 ha semplificato questa possibilità: prima lo si poteva fare solo firmando un accordo scritto fra dipendente e datore di lavoro.

Smart working: consigli utili

Grazie alla tecnologia, ora si può lavorare anche da casa attraverso un pc e una connessione Internet. Una scelta ad hoc soprattutto per permettere a chi vive nelle zone isolate di essere ugualmente produttivo, ma anche di ricevere lo stipendio.

“Da tempo è in atto una trasformazione culturale per quanto riguarda i modelli organizzativi sul lavoro e molte realtà, soprattutto le più grandi e internazionali, sono preparate ad affrontare la situazione che stiamo vivendo”, ha commentato Alessio Vaccarezza, CEO di Methods Italia, società di consulenza aziendale specializzata nel digitale.

Proprio Methods Italia ha redatto una sorta di vademecum dello smart working per lavoratori e dirigenti, utile soprattutto per chi si approccia per la prima volta a questa nuova forma di lavoro da remoto.

La prima cosa da fare è stabilire degli orari con il proprio capo, soprattutto per facilitare la comunicazione in caso di necessità. L’abbigliamento non è fondamentale ma secondo Giuseppe Geneletti, Head Smart Working di Methodos, è un valido aiuto per mantenere il focus.

La parte più difficile? Rimanere concentrati, proprio come se fossimo in ufficio. Esistono dei tool che bloccano alcuni contenuti web o silenziano app, in modo da limitare le fonti di distrazione. Non solo, anche lo spazio scelto per fare smart working è molto importante: scrivania in ordine, un luogo possibilmente silenzioso, file digitali o cartacei facilmente individuabili sono tutti elementi base.

Un break per la produttività

Fare una pausa ogni tanto, alzandosi dalla postazione di lavoro, è sempre una buona idea. Aiuta la nostra mente a rimanere fresca, ci rigenera ed è un toccasana anche per la vista affaticata dallo schermo del pc, nonché per la schiena e le gambe costrette nella posizione seduta.

Riunioni smart tramite video

Un punto importante dello smart working sono le videoconferenze. Momenti di confronto utili soprattutto alla pianificazione, ma anche per risolvere i problemi che potrebbero presentarsi.

Anche qui la regola vuole che si evitino distrazioni, si badi ad essere puntuali per la riunione e che non si affrontino troppi temi. Di fondamentale importanza è condividere con anticipo un reminder contenente obiettivi del meeting e materiali di discussione. “Ai partecipanti, parallelamente, si richiede di leggere e prepararsi adeguatamente”, dice Geneletti.

Dal punto di vista “tecnico”, sarebbe d’obbligo operare un test per capire se tutti i partecipanti si collegano correttamente. Anche ritagliare 10-15 minuti di videoconferenza per verificare la qualità del collegamento audio-video è una buona idea. Un tecnico IT nel team per eventuale risoluzione problemi è sicuramente una risorsa da non sottovalutare, per chi ne avesse uno.