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Coronavirus: verso la sospensione di bollette, mutui e tributi in tutta Italia

coronavirus bollette sospese

Il Consiglio dei Ministri ha approvato una misura per contrastare l'emergenza coronavirus: le bollette sono state sospese fino al 30 aprile.

La misura adottata dal governo per contrastare l’impatto del Covid-19 sulle tasche degli italiani potrebbe essere estesa a tutta l’Italia. Infatti, il Cdm ha stabilito che le bollette di luce, acqua, rifiuti e gas siano sospese fino al 30 aprile 2020 nei comuni sottoposti a restrizioni causa coronavirus. Nella norma, appare anche la sospensione dell’abbonamento televisivo e del canone Rai. Con l’estensione del Dpcm a tutta la penisola, dunque, potrebbero arrivare aggiornamenti importanti.

Patuanelli sulla sospensione bollette

“Stiamo lavorando alla sospensione dei pagamenti di mutui, bollette, tributi su tutto il territorio nazionale“. Così ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, assicurando la discussione rispetto a misure per la cassa integrazione e per il lavoro. I provvedimenti di sospensione dei mutui, accesso ai crediti, misure per le famiglie potrebbero essere estesi a tutto il territorio nazionale.

Coronavirus, bollette sospese

Una prima versione del provvedimento giunta al tavolo del Cdm del 28 febbraio prevedeva la sospensione delle bollette per un periodo di 6 mesi. Tuttavia, le bollette di luce, gas, acqua e rifiuti sono sospese fino al 30 aprile e (per il momento) soltanto nelle zone interessate dalle misure urgenti di contenimento. Dal momento in cui le misure sono state estese anche al resto dell’Italia, però, la sospensione potrebbe riguardare tutti i cittadini delle diverse regioni italiane.

Non si tratta della prima volta che il governo si vede obbligato ad adottare tali provvedimenti. Anche nelle annate in cui si sono verificati importanti eventi sismici erano stati attuati provvedimenti di questo tipo. Mentre, però, in questi ultimi casi, i consumi erano pressoché nulli data l’impossibilità di utilizzare le utenze, con l’emergenza coronavirus i consumi non sono affatto azzerati. Rimane dunque da valutare anche la tenuta di tutto il sistema.

Stefano Besseghini, presidente dell’Arera intervistato dal Sole24ore ha dichiarato: “Naturalmente l’Autorità supporta sempre le azioni legate alle emergenze nazionali, in un’ottica di piena collaborazione istituzionale. Gli elementi tecnici che aggiungiamo come Arera servono a mantenere razionalità e visione di lungo periodo, anche nei momenti di maggiore emotività”. In seguito, però, ha aggiunto: “A differenza di altre emergenze, come alluvioni e terremoti, non ci sono danni strutturali alle utenze e la continuità del servizio è assicurata. L’elemento da valutare in questi casi, come si sta facendo, è limitato ai rapporti contrattuali tra gestori e utenti e alle misure di riconoscimento della parte economica”.