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Decreto Cura Italia: tutte le misure contro l'emergenza Coronavirus

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Il Governo ha emanato il Decreto Cura Italia, per rispondere alle esigenze del Paese fermo per rallentare il contagio da coronavirus.

Garantire la liquidità degli italiani. Questo l’obiettivo del Decreto Cura Italia che ha l’obbiettivo di attutire l’impatto economico dell’emergenza coronavirus sulle tasche di imprese e persone fisiche.

Decreto Cura Italia: un decreto d’emergenza per il coronavirus

Praticamente una manovra economica. 25 miliardi per sostenere gli italiani, tutti impegnati nel contrasto al contagio da coronavirus, che vedono rallentare o fermarsi del tutto il proprio lavoro e di conseguenze le proprie entrate. Quattro le aree di intervento previste.

Sanità, Protezione Civile e Forze dell’Ordine

3 miliardi vengono destinati alle forze in prima linea nel corso dell’emergenza. I fondi aggiuntivi serviranno a finanziare l’acquisizione di:

  • forniture;
  • strutture;
  • macchinari;
  • personale.

Il tutto volto a potenziare la lotta alla diffusione del contagio.

Ammortizzatori straordinari per i lavoratori

Ampliata la cassa integrazione in deroga per tutte le aziende, includendo dunque quelle che normalmente non hanno accesso agli ammortizzatori ordinari. Parliamo anche di realtà con un solo dipendente. Per le realtà con un numero di dipendenti da 5 a 15, si interverrà con il Fondo di integrazione salariale.

Accedono a queste forme di sostengo tutte le aziende che sono costrette a sospendere o ridurre l’attività. Prevista inoltre una indennità una tantum di 600 euro per autonomi, professionisti e stagionali che non possono esercitare la propria attività.

Liquidità alle imprese

Si prevede anche una sospensione del versamento di tasse e contributi per il mese di marzo. la sospensione relativa ai versamenti del 16 marzo è in vigore fino a venerdì 20 marzo 2020 ma si attende una proroga fino al 31 maggio per le attività con fatturato inferiore a 2 milioni di euro, e senza limiti di fatturato per i settori come turismo, ristorazione e trasporti, i settori che hanno subito il contraccolpo immediato della crisi.

Nel caso delle PMI si procede con l’incremento del fondo di garanzia per l’accesso e la ristrutturazione del credito, con un’ampia moratoria sui prestiti, dunque.L’obiettivo è quello di movimentare fondi per 350 miliardi di euro.

Aiuti alle famiglie

Ultimo fronte quello dei genitori costretti a casa dal lavoro per l’accudimento dei propri figli a causa della chiusura delle scuole. Due le alternative messe a disposizione delle famiglie:

  • 15 giorni di congedo utilizzabile da uno dei genitori con bambini fino a 12 anni di età (con retribuzione al 50%);
  • un voucher da 600 euro per la spesa in servizi di baby sitting.

Prevista anche la sospensione dei mutui sulla prima casa, estesa anche ai lavoratori autonomi che dimostrino un calo di fatturato superiore al 33%.

Posticipati al 10 giugno tutti i versamenti dei contributi INPS per i collaboratori domestici.

I lavoratori impossibilitati a fare smart working e che dunque stanno continuando ad andare a lavorare presso la sede aziendale, per il mese di marzo otterranno un bonus di 100 euro.

I permessi per la legge 104, per i mesi di marzo e aprile, passano da 3 a 12 giorni al mese.