Laura Pellegrini Nulla di fatto durante al lunga riunione dell’Eurogruppo sulle possibili soluzioni e misure da adottare di fronte all’emergenza coronavirus: nessun accordo sul Mes né sui Coronabond. Mario Centeno, presidente dell’Eurogruppo, ha quindi optato per il rinvio della decisione a giovedì 9 aprile.
After 16h of discussions we came close to a deal but we are not there yet.
I suspended the #Eurogroup & continue tomorrow, thu.
My goal remains: A strong EU safety net against fallout of #covid19 (to shield workers, firms &countries)& commit/ to a sizeable recovery plan pic.twitter.com/kGHoURgdrv— Mário Centeno (@mariofcenteno) April 8, 2020
“Dopo 16 ore di discussione – ha scritto Centeno in un tweet – ci siamo avvicinati a un’intesa, ma ancora non ci siamo. Ho sospeso l’Eurogruppo che riprenderà domani. Il mio obiettivo rimane quello di creare una forte rete di protezione contro le conseguenze del Covid-19“.
Eurogruppo, nessun accordo su Mes e Coronabond
Nessun accordo in Europa né sul Mes né sui Coronabond: la decisione dell’Eurogruppo, dopo 16 ore di confronto, slitta a giovedì 9 aprile. Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri invita ad assumere scelte coraggiose per fronteggiare l’emergenza: “Nonostante i progressi nessun accordo ancora all’Eurogruppo – ha dichiarato -. Continuiamo a impegnarci per una risposta europea all’altezza della sfida del Covid19”. E su Twitter aggiunge: “È il momento della responsabilità comune, della solidarietà e delle scelte coraggiose e condivise”.
Nonostante i progressi nessun accordo ancora all’#Eurogruppo. Continuiamo a impegnarci per una risposta europea all’altezza della sfida del #COVID19.
È il momento della responsabilità comune, della #solidarietà e delle scelte coraggiose e condivise. pic.twitter.com/QuLbQOZa1y— Roberto Gualtieri (@gualtierieurope) April 8, 2020
Nel corso della riunione, terminata senza intese, sarebbero stati fatti alcuni passi avanti su un possibile fondo per la ripresa basato sulla proposta franco-italiana. Quest’ultimo prevede titoli del debito comuni, chiamati Recovery bond, mentre sul Mes rimane l’empasse. Il negoziato, da quanto si apprende, è stato “molto duro“. Italia, Spagna e gli altri Paesi favorevoli agli Eurobond hanno tenuto ferma la loro posizione. L’Olanda, invece, non ha invece ceduto di fronte alla richiesta di prevedere l’eventuale ricorso al fondo salva-Stati (Mes) senza le condizioni attualmente previste per la concessione di prestiti ai Paesi.
