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Fitch taglia rating dell'Italia a BBB-: contrazione del Pil pari all'8%

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É giunto in anticipo il pronunciamento dell'agenzia Fitch sul rating dell'Italia, che ha tagliato e declassato a BBB-.

L’agenzia internazionale di valutazione del credito Fitch ha tagliato il rating dell’Italia da BBB a BBB-, ad un solo livello dal limite minimo junk (spazzatura). Il medesimo livello lo aveva attribuito Moody’s mentre S&P aveva optato per un gradito superiore. Nel frattempo l’outlook da negativo è invece diventato stabile.

Fitch taglia il rating dell’Italia

Nel comunicato accompagnato al pronunciamento si legge che il declassamento è dovuto all’impatto negativo che la pandemia di coronavirus ha sull’economia italiana e sulla posizione fiscale dell’emittente sovrano,. Per quanto riguarda il Prodotto Interno Lordo, l’agenzia prevede una contrazione del’8%. La crescita potrebbe però avere un rimbalzo del 3,7% nel 2021 qualora l’infezione possa essere contenuta nel secondo trimestre dell’anno.

Quanto al rapporto deficit/Pil, Fitch ha previsto un aumento di circa 20 punti percentuali nel 2020 fino ad un livello del 156%. Gli analisti hanno specificato che questo dato si stabilizzerà su questo livello molto alto nel medio termine e hanno sottolineato i rischi di sostenibilità del debito.

Le parole del ministro Gualtieri

Non si è fatta attendere la reazione del titolare dell’Economia Roberto Gualtieri. Dopo la notizia del declassamento, ha voluto rassicurare gli italiani che “i fondamentali dell’economia e della finanza pubblica sono solidi“. Ha poi aggiunto che la decisione dell’agenzia non tiene conto delle decisioni assunte dalla Bce e in generale nell’Unione europea dagli Stati che la compongono e dalle istituzioni che ne fanno parte. Ha infine affermato che l’esecutivo è impegnato a varare riforme che spingano la crescita a facciano calare il debito.